Sono da poco conclusi gli spogli elettorali a Napoli: ha vinto Gaetano Manfredi. Il candidato del patto giallorosso (Pd e Movimento 5 Stelle), insieme a Liberi e Uguali, ha sbaragliato i concorrenti delle elezioni Napoli 2021 con circa il 65%. E’ lui il nuovo sindaco di Napoli.
Manfredi è nato ad Ottaviano il 4 gennaio 1964. E’ un politico, ingegnere e accademico italiano. E’ stato rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II dal 2014 al 2020, dove ha ricoperto anche l’incarico di Presidente della CRUI dal 2015, e ministro dell’università e della ricerca dal 10 gennaio 2020 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II.
Nel 1988 si laurea in ingegneria civile con 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove nel 1998 viene nominato professore di tecnica delle costruzioni ed il 1º novembre 2014 diventa rettore dello stesso ateneo. La sua attività di ricerca è volta all’ingegneria sismica ed è stato membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e della Commissione Grandi Rischi della Protezione civile. Tra il 2006 e il 2008 è stato consigliere tecnico del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais, durante il secondo governo presieduto da Romano Prodi.
Il 28 dicembre 2019 viene designato come Ministro dell’università e della ricerca nel governo Conte II, in sostituzione di Lorenzo Fioramonti. Il 10 gennaio 2020 entra in carica e da Ministro, ha presentato un progetto di riforma, composto da più fasi e approvato dal Consiglio dei ministri, che prevede l’abolizione dell’esame di stato per svolgere la professione di: biologo, architetto, farmacista, veterinario, psicologo e dentista, semplificando le modalità di accesso all’esercizio delle professioni, accorciando i tempi durante gli anni universitari e l’introduzione della laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, in Farmacia e farmacia industriale, in Medicina veterinaria, in Psicologia.
Il 27 maggio 2021, Giuseppe Conte invia una lettera al Corriere della Sera in cui illustra il “Patto per Napoli”, annunciando contestualmente la candidatura di Manfredi a sindaco di Napoli per le elezioni 2021, in cui si presenta con 13 liste che lo sosterranno: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Moderati, Centro Democratico, Europa Verde, Noi Campani per la città, Azzurri per Napoli (che raccoglie Italia Viva ed ex forzisti), Napoli Solidale, Adesso Napoli e Manfredi Sindaco altre civiche.
È sposato con il medico Cettina Del Piano, dalla quale ha avuto una figlia: Sveva. Ha anche un fratello minore: Massimiliano, politico che è stato deputato alla Camera dal 2013 al 2018.
Il primo pensiero di Gaetano Manfredi è rivolto al lavoro. “Abbiamo bisogno di crescita di lavoro, i dati sui redditi pro capite riguardo l’occupazione sono drammatici – aveva spiegato il candidato sindaco – Quello che vogliamo realizzare è una città aperta al lavoro e attrattiva“.
Grande centralità dovrà avere anche così il porto, che va rilanciato migliorando i collegamenti, e poi il trasporto pubblico: “Si tratta di una questione che dobbiamo affrontare in modo integrato con l’area metropolitana, le pressioni vengono anche dall’esterno delle mure cittadine“.
Queste sono le principali proposte programmatiche di Gaetano Manfredi:
Porto: ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni del porto; valorizzare i waterfront di Napoli, da Est ad Ovest, da San Giovanni a Teduccio al molo San Vincenzo, a Bagnoli; rilanciare definitivamente Bagnoli.
Urbanistica: rilanciare la pianificazione delle trasformazioni attraverso un PUC capace di rigenerare Napoli; promuovere procedure semplificate per riattivare l’interlocuzione con i cittadini in merito alle domande di condono
Chiusura dell’anello a nord della città della Linea 1; realizzazione del prolungamento e del deposito in via Campegna della Linea 6; realizzazione della linea 10 verso nord per collegare la stazione TAV di Afragola; realizzazione della Linea 7 nell’area Ovest
Riqualificazione di immobili abbandonati di proprietà comunale allo scopo di procedere alla riconversione ad uso abitativo e sociale (c.d. housing sociale), in accordo con la Regione
Sicurezza: aumentare i presidi di polizia municipale e i sistemi di videosorveglianza; riqualificare le aree urbane pubbliche, soprattutto nelle aree a maggiore criticità; promuovere una rete di sostegno ai giovani per il contrasto alla povertà educativa, alla cultura dell’illegalità, alla criminalità, lavorando con le scuole, con le associazioni culturali e con il terzo settore.