Il funerale della democrazia e della Costituzione sul lungomare di Napoli. È stato inscenato ieri sera dai no Green Pass nel giorno precedente all’entrata in vigore dell’obbligo di presentazione della certificazione verde per recarsi sul posto di lavoro. Da Piazza Vittoria fino alla sede della Regione Campania di Palazzo Santa Lucia, circa trecento manifestanti hanno sfilato sventolando lo slogan “Libertà”.
Nel corso del corteo sono stati letti alcuni articoli della Costituzione, quelli che secondo i No Green Pass garantirebbero il diritto dei lavoratori di recarsi sul posto di lavoro senza esibire il certificato. L’associazione Fisi ha distribuito dei volantini in cui proclamava uno sciopero generale di 5 giorni, a partire dal 15 ottobre.
Delle tensioni si sono registrate anche nei confronti degli avventori di qualche ristorante di via Partenope, al cui indirizzo sono state rivolte frasi sulla presunta dittatura sanitaria, nei confronti della quale loro assistevano senza muovere un dito ed anzi banchettando. Nei pressi di Palazzo Santa Lucia invece si sono rivolti a poliziotti e giornalisti, invitati a passare dalla loro parte. “Ci battiamo anche per voi” affermavano. Si è trattato comunque di un corteo nel complesso civile, tranquillo, senza particolari tensioni.
Il primo giorno di Green Pass a lavoro a Napoli, al momento, si sta svolgendo senza particolari intoppi. I settori che preoccupavano di più erano quelli portuale e dei trasporti pubblici. Il porto di Napoli è regolarmente operativo, nonostante le agitazioni dei giorni scorsi partite da Trieste e che promettevano il blocco di tutti (o quasi) gli scali italiani. I trasporti non registrano criticità: una nota Eav di questa mattina ha chiarito che solo il 2% dei dipendenti non è vaccinati, e di questi il 90% si è sottoposto a tampone prima di andare a lavoro. Discorso analogo per Anm, che non ha comunicato disservizi ed, anzi, aveva preallertato del personale sostitutivo qualora alcuni dipendenti fossero sprovvisti di Green Pass.