Il Vomero senza luminarie. Questa mattina è cominciata la loro rimozione a via Scarlatti e via Luca Giordano, le strade principali del quartiere collinare dove sono concentrate decine di attività commerciali le quali contavano sull’impulso dell’illuminazione natalizia per ottenere entrate maggiori. Natale è periodo di regali e non solo, anche di passeggiate e serate trascorse con cari ed amici, e la giusta atmosfera può invogliare più persone a scegliere determinati luoghi.
Ricordiamo che si è deciso di togliere le luminarie per consentire la potatura degli alberi, e che non verranno rimesse per mancanza di fondi sia del Comune di Napoli che della Camera di Commercio che le aveva regalate alla città. Tra i due enti c’è stata una evidente mancanza di comunicazione, con conseguente scaricabarile.
Ecco perché la rimozione delle luminarie deve essere considerata negativamente: molti potrebbero preferire fare shopping o stare in compagnia altrove, anche a costo di spostarsi in altre città. È il concetto, questo, espresso anche da Clementina Cozzolino, presidente della Municipalità 5 Vomero – Arenella, che su Facebook ha scritto:
“La vicenda delle luminarie è certamente assurda. Lavorerò in futuro perché certe contraddizioni non si verifichino più. Il mio rammarico è soprattutto per i commercianti che dopo due anni di pandemia finalmente potevano accompagnare la piena riapertura nel periodo più proficuo dell’anno con i colori e la gioia che le luci sanno dare. Le luci installate a settembre (prima dell’inizio del periodo consentito per la potature) e l’autorizzazione ad installazione su alberature su cui da anni non si interviene con potature e quindi con chiome notevolmente appesantite, è stata una scelta non ponderata e rischiosa”.
“È inutile lo scarica barile. Non deve più accadere. Come Presidente della municipalità 5, chiederò la documentazione con i permessi rilasciati a suo tempo, con l’impegno che il prossimo anno si proceda con attenzione meticolosa a partire dalla corretta collaborazione tra le istituzioni coinvolte”.