Ucraina. Ragazzo disabile bloccato con la mamma in casa: sarà ospitato a Napoli


Tania è una mamma ucraina che con il figlio di 17 anni Down è bloccata a Kiev, in casa, senza poter uscire e scappare dai bombardamenti. Con loro c’è anche la nonna ultraottantenne.

Siamo ormai in piena guerra, – racconta Tania ad Ansa.it la situazione peggiora di ora in ora e le esplosioni si fanno sempre più vicine, ora credo siano a non più di 20 km, ma la città sta resistendo. Abbiamo paura, spero si riesca a fermare questa guerra assurda”.

Ucraina, Lev bloccato in casa con mamma e nonna

Per i ragazzi Down – continua Tania – la routine quotidiana e’ importante e’ da’ loro sicurezza. Ora il suo mondo e’ crollato. Viviamo prigionieri in casa, perchè andare in un rifugio è improponibile. Per lui sarebbe troppo dura, non reggerebbe quella situazione e non sarei in grado di gestirlo, è terrorizzato“.

Ho sistemato – aggiunge – un angolo del corridoio rendendolo una sorta di bunker. Ho ammassato coperte e sigillato tutto con nastro adesivo, eliminando tutti gli oggetti pericolosi. Non so se basterà, ma il rifugio per noi è troppo lontano oltre che improponibile“. Ma Lev non è l’unico purtroppo, sono 2,7 milioni le persone con disabilità registrate in Ucraina.

I rifugi a Kiev sono inaccessibili, cosi’ le persone con disabilita’ e le persone Down – scrive – sono costrette a rimanere a casa, senza sapere dove possono andare per essere al sicuro. Quelle che vivono negli istituti, poi, sono già tagliate fuori dalle loro comunità e rischiano di essere abbandonate e dimenticate“.

L’assessore Trapanese: “Li porteremo a Napoli”

Potrà essere ospitato in Campania il giovane Lev, il ragazzo di 17 anni con la sindrome di down, bloccato a Kiev con la mamma e la nonna e impossibilitato a scappare a causa dell’assedio russo. Per Lev e la sua famiglia il Comune di Napoli, tramite l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Trapanese, in collaborazione con il Pio Monte della Misericordia, è riuscito a mettere a disposizione una struttura di accoglienza a Bacoli. La ‘Casa di Matteo’, data in comodato d’uso gratuito alla dal Pio Monte della Misericordia su impulso del Sovrintendente Fabrizia Paternò, “sarà aperta per accogliere mamme con bambini ucraini con disabilità – annuncia Luca Trapanese -, in trattamento chemioterapico o con necessità di lunga degenza. La struttura è completamente ristrutturata, arredata e corredata, e potrà ospitare fino a sette nuclei familiari, per un massimo di circa 25 persone; ha inoltre uno spazio ludoteca destinato al gioco per tutti i bambini ospiti“.

Trapanese, assieme a sua figlia Alba, la bimba affetta da sindrome di Down che ha adottato nel 2018, primo caso in Italia per un genitore single omosessuale, aveva lanciato un appello per Lev 5 giorni fa “a Roberto Fico e Luigi Di Maio con la consapevolezza che la situazione è veramente complicata! Per Tania e suo figlio Lev, diciasettenne con la sindrome di Down, il tempo si è fermato il 24 febbraio: da sei giorni, dall’inizio ufficiale della guerra in Ucraina, sono bloccati in casa, senza scampo, a Kiev. Noi siamo disponibili ad accoglierli“.


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