Cardarelli, marito muore e lei non può entrare perché senza tampone: danneggia il Pronto Soccorso


Follia al Cardarelli, dove una donna è stata denunciata per aver danneggiato la porta d’ingresso del triage del pronto soccorso del nosocomio napoletano.

Cardarelli, sfascia il Pronto Soccorso

La 47enne, secondo quanto raccontato da uno dei vigilantes presenti e riportato da Ansa.it, in evidente stato di agitazione per la perdita del marito voleva entrare all’interno del pronto soccorso, nonostante non avesse il tampone. Infatti per accedervi c’è bisogno di un tampone dall’esito negativo.

L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio, quando dopo il rifiuto dei medici, la donna avrebbe danneggiato il pannello della porta. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, su disposizione della Centrale Operativa. La donna è stata denunciata per danneggiamento aggravato.

Ospedale del Mare, aggrediti 4 operatori

Solo ieri c’è stata un’aggressione all’Ospedale del Mare, dove il personale del Pronto Soccorso è stato preso a secchiate.

Sono le ore 16.30 di oggi pomeriggio quando nel pronto soccorso dell’ospedale di ponticelli un Paziente, già preso in carico in area chirurgica, attende consulenza urologica per riferita ematuria (Preso in carico ed eseguito esami radiologici e ematici in meno di 30 minuti). Spazientito per l’attesa fomenta i parenti fuori al triage che iniziano ad urlare, colpire con calci la porta d’ingresso, entrare impropriamente all’interno del PS urlando ed invocando l’urologo, il personale di accettazione cerca di placarli ma vengono aggrediti, uno di questi viene colpito con un contenitore di rifiuti speciali e i rifiuti speciali vengono sparpagliati nei locali del PS.
Su 4 operatori aggrediti verbalmente e fisicamente solo 1 ha deciso di denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
“Non basta la guerra in Ucraina per far capire a questi trogloditi il valore della pace e della “non violenza”, educarli da piccoli per avere risultati in futuro, oramai questa generazione è perduta ed avremo strascichi per ancora molti anni”“, denuncia l’Associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”.


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