Il Comune di Napoli ha deciso in via precauzionale di chiudere il Castel dell’Ovo per la caduta di alcune pietre dalla facciata. Una misura per garantire la sicurezza di quanti decidono di passeggiare sotto il Castello ammirando il paesaggio del capoluogo partenopeo o visitare delle mostre che si tengono al suo interno. È la seconda chiusura in poco tempo dopo quella di febbraio (un guasto nell’impianto elettrico) che era durata per circa un mese.
In un comunicato, l’amministrazione comunale rende noto:
“A seguito del distacco di alcune pietre dalla facciata, in attesa della messa in sicurezza, Castel dell’Ovo dovrà rimanere chiuso al pubblico a tutela dell’incolumità dei visitatori. Sono pertanto sospese tutte le attività culturali previste, quali mostre, spettacoli, convegni, visite guidate. Sarà consentito l’accesso esclusivamente per motivi di servizio, nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza“.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi spiega che si dovrà attendere un poco per i lavoro di restauro:
“Noi abbiamo un momento di difficoltà legato alla necessità di far partire questi interventi di restauro e ristrutturazione che si aspettano da troppi anni. Abbiamo tante parti di Castel dell’Ovo dove abbiamo avvalloramenti, piccoli distacchi oltre poi alla parte del raglietto che è stato fortemente danneggiato dalle ultime mareggiate. Per far questo dobbiamo completare l’iter di formalizzazione di convenzione con il demanio e con il Ministero dei Beni Culturali perché la convenzione è scaduta. Quando ci siamo insediati l’abbiamo trovata scaduta quindi abbiamo la necessità di riformalizarla, stiamo accelerando questo processo che avverrà nei prossimi giorni. Stiamo discutendo per un aggiornamento della vecchia che non va più bene e questo ci consentirà in parallelo di lavorare sugli interventi di restauro per far sì che ci sia in termini molto rapidi una riapertura del bene e un intervento di restauro con il Castello che diventerà molto più fruibile e utilizzabile per le tante richieste che abbiamo non solo dei turisti ma anche le attività congressistiche ed espositive“.