La foto di Ugo Russo su uno dei vessilli che hanno sfilato al corso Umberto a Napoli durante la processione di Pasqua per la Madonna dell’Arco.
Un’associazione l’ha dedicato “al nostro porta bandiera Ugo Russo“, il 15enne ucciso a Santa Lucia da un carabiniere fuori servizio durante un tentativo di rapina. A denunciare quanto accaduto è stato un consigliere di San Giorgio a Cremano, Ciro Di Giacomo, che la sera di Pasqua era a Napoli e che ha visto la processione.
“Era in corso questa processione nei pressi di piazza Nicola Amore e mi ha colpito il vessillo portato in corteo – racconta Di Giacomo – Le celebrazioni della malavita, con un rito pagano che non ha nulla di religioso, sono da condannare senza alcuna esitazione. In una città moderna ed europea queste blasfemie sono intollerabili e sono un pessimo insegnamento per i giovani. Celebrazioni di questo tipo sono anche uno sfregio alle tante vittime innocenti della camorra, quelle si che sarebbero da ricordare in ogni momento“.
Sull’argomento anche il consigliere di Europa Verde Francesco Borrelli: “È semplicemente sconcertante – dice – E’ assurdo che si mescoli con tanta disinvoltura il diavolo e l’acqua santa, che si accostino i criminali ai simboli religiosi, che si trasformi un baby rapinatore in un martire. Potevano portare in processione tanti simboli positivi e invece hanno scelto un baby rapinatore“.