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“Camper chirurgia plastica fuori alle scuole”, bufera sull’assessore Fortini: la sua spiegazione

Polemica sull’assessore regionale alla scuola Lucia Fortini, per aver lanciato l’iniziativa di un info point fuori le scuole col fine di informare i ragazzi e le ragazze sulla chirurgia plastica.

Bufera contro l’iniziativa

Un convegno a Napoli su “La Chirurgia plastica e la salute della Donna”, è la campagna che prevede camper che forniscono info sulla chirurgia estetica vicino alle scuole della Campania nel progetto “In forma”.

Da qui nasce la polemica lanciata dal Centro Italiano Femminile (Cif): “Una pessima iniziativa – commenta il Cif ad Ansa.it –  continuamente proposti modelli di discutibile perfezione“.

Il Cif sottolinea che Napoli è la città con la più alta dispersione scolastica d’Italia e la Campania maglia nera per l’obesità infantile, “è assolutamente necessario occuparsi di ben altre questioni: promuovere una corretta alimentazione, ad esempio, promuovere lo sport e finanziare strutture affinché anche nelle scuole lo si possa praticare seriamente. Noi non siamo contrari alla chirurgia plastica, in molti casi utile per ridare serenità e garantire una vita migliore, ma contrari a un messaggio che contribuisce a mettere ulteriormente in crisi i giovani nella difficile fase di accettazione del proprio corpo“.

Lucia Fortini, la spiegazione dell’assessore regionale

Sto leggendo – commenta l’assessore Fortini in queste ore articoli polemici riguardanti un mio intervento sul tema della chirurgia plastica, per cui credo sia doveroso fare un chiarimento. Nel post si parla (forse in maniera non chiara) di due questioni:
1) Durante il convegno organizzato qualche giorno fa dal tema: “la chirurgia plastica e la donna”, il Professor D’Andrea ha parlato di chirurgia non estetica, ma plastica. Un momento scientifico divulgativo in cui si è parlato di quanto possa essere importante un intervento di chirurgia ricostruttiva ad esempio per una donna che ha subito interventi di asportazione al seno, o che è stata sfigurata a causa di una violenza.
2) La chirurgia estetica, che si sta diffondendo tra i giovani, ragazze e ragazzi, che vanno educati agli effetti a volte nefasti di tali procedure che potrebbero pagare per anni.
L’intervento dunque era esattamente l’opposto da quanto alcuni (fortunatamente pochi) hanno inteso. Nessun Dirigente Scolastico o docente accoglierebbe mai nelle proprie scuole esperti che possano sensibilizzare all’utilizzo di tali pratiche. Tantomeno ho mai pensato di proporlo io.