Ora è ricoverato in prognosi riservata con varie ferite alla schiena e come riportano varie agenzie di stampa potrebbe rimanere paralizzato. Alla polizia avrebbe raccontato di essere stato ferito mentre era alla guida del mezzo in via Roma. Indaga il commissariato di Scampia.
Lo scorso febbraio a Napoli un 14enne è stato aggredito da un gruppo di coetanei ed è finito al Cardarelli con un trauma cranico. A nulla è servita l’ordinanza anti movida violenta voluta dal sindaco Manfredi che ha imposto la chiusura dei locali anticipata e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.
Il papà del giovane spiegò i dettagli dell’aggressione a ‘Il Mattino‘:
“È stato un agguato di stampo camorristico. Mio figlio è stato circondato da sei persone, e mentre alcuni, armati di coltelli si assicuravano che nessuno intervenisse, un suo coetaneo lo colpiva col tirapugni. L’aspetto più allarmante di questa vicenda, è il fatto che l’aggressione sia stata organizzata e premeditata, si è trattato di un vero e proprio raid punitivo di stampo camorristico proprio per la sua natura non impulsiva“.
Secondo alcune agenzie di stampa, il diverbio sarebbe nato per futili motivi: uno scambio di battute su una ragazza. Ma il papà della vittima non ci sta e denuncia: “Non è possibile che da un dialogo scherzoso e innocente, come potrebbero essere delle battute di scherzo tra mio figlio e un coetaneo, si sia poi arrivati all’assalto punitivo che, mio figlio, è stato costretto a subire. Io stesso non saprei dove andare a acquistare un tirapugni e un coltello“.