E’ ancora in gravi condizioni Veronica Carrasco, la ragazza che il 15 maggio fu investita da uno scooter a Napoli, mentre era seduta in un ristorante di via dei Tribunali.
Il compagno sta chiedendo aiuto facendo un appello sui social: c’è bisogno di donare del sangue per consentire le trasfusioni necessarie a Veronica: “Abbiamo assoluto bisogno di donatori per Veronica. Domani mattina dalle 8 alle 12 è possibile donare sangue al Cardarelli padiglione E. Il gruppo è RH0 positivo. Non abbandonateci, abbiamo bisogno di voi“.
Chiunque volesse aiutare non dovrà far altro che recarsi il 31 maggio 2022 all’Ospedale Cardarelli, in Via Antonio Cardarelli 9 ed acconsentire al prelievo presso il Padiglione E.
“È un appello che rilancio da Raffaele di “Cala la Pasta”: ABBIAMO ASSOLUTO BISOGNO DI DONATORI DI SANGUE PER VERONICA CARRASCO.DOMANI MATTINA DALLE 8 ALLE 12 AL CARDARELLI PADIGLIONE “E”. RH 0 POSITIVO
NON ABBANDONATECI,ABBIAMO BISOGNO DI VOI!!“, ha scritto il senatore Sandro Ruotolo.
Flashmob, il 21 maggio, in segno di vicinanza e solidarietà verso la compagna del titolare del ristorante Cala la Pasta di via dei Tribunali. La donna, Veronica, è stata investita e adesso lotta tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli.
C’è però una Napoli che non sta in silenzio e reagisce: dai titolari, che hanno scelto di non piegarsi e restare aperti, decisi ad andare fino in fondo alla questione, ai tantissimi cittadini che sono scesi in strada contro la criminalità organizzata. Tra i presenti anche il senatore Sandro Ruotolo.
Qualche giorno dopo il senatore informò tutti che “Veronica è stata sottoposta ad una Tac. L’ematoma al fegato si è ridotto di un centimetro e il primario potrebbe sciogliere la prognosi da un momento all’altro. Possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo. Forza Veronica! La seconda notizia è che dei fatti avvenuti davanti al ristorantino “Cala la pasta” di via dei Tribunali se ne occupa la procura antimafia. Le indagini condotte dalla polizia di stato sono senza sosta. Raffaele e suo fratello hanno denunciato e avrebbero riconosciuto il motociclista che è piombato tra i tavolini del locale, alcuni degli autori delle minacce e delle violenze nei confronti di coloro che si opponevano alla restituzione della motocicletta. Anche alcuni clienti sarebbero stati ascoltati in questura e avrebbero proceduto a dei riconoscimenti fotografici. È stata una vera e propria paranza di camorra ad operare la sera del 15 maggio in via dei Tribunali a Napoli. La camorra è una montagna di merda“.