L’Aeroporto di Capodichino a Napoli cambia nome: sarà intitolato ad Enrico Caruso, il grande tenore napoletano considerato uno dei più grandi della storia della musica mondiale.
A darne l’annuncio è stato il ministro della Cultura Dario Franceschini, durante la sua visita a Napoli, al Teatro San Carlo, la scorsa settimana. Una dedica che arriva dopo il centenario dalla morte di Caruso, avvenuta a 48 anni nel 1921. Esistono al momento tre musei dedicati a Caruso: la Casa Museo di Napoli, Villa Bellosguardo a Lastra a Signa e il Museo Caruso di Sorrento. Invece a piazza Ottocalli, dove c’è la sua casa natale, si può ammirare un suo murale. La nuova intitolazione dell’Aeroporto di Capodichino, oggi dedicato a Ugo Niutta, aviatore eroe della Prima Guerra Mondiale, dovrebbe andare a braccetto con il nuovo Museo di Caruso a Palazzo Reale, annunciato anch’esso dal ministro Franceschini.
Il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario, presieduto da Franco Iacono, ha fatto partire una ricerca dei cimeli del tenore che dovrebbero trovare sistemazione all’interno del nuovo museo, non lontano dal Teatro San Carlo, dove Caruso si esibiva.
L’Aeroporto di Capodichino cambia per la terza volta il nome: nel 1921 l’allora Aeroporto Militare del Campo di Marte fu intitolato a Ugo Niutta, aviatore e ufficiale italiano, della Prima Guerra Mondiale. L’intitolazione ad Enrico Caruso potrebbe avvenire l’anno prossimo, in occasione del 150enario della nascita avvenuta il 25 febbraio 1873 nel quartiere di San Carlo all’Arena di Napoli.