Un gesto estremo forse dettato dal troppo caldo e dalla mancanza di lucidità. Quattro detenuti hanno dato fuoco alla cella mettendo a repentaglio la loro vita. Gli uomini, tre marocchini e un tunisino, sono rinchiusi nel carcere napoletano di Poggioreale e in particolare nel padiglione Salerno.
NAPOLI, DETENUTI DANNO FUOCO ALLA CELLA: NON AVEVANO AVUTO GLI PSICOFARMACI
Il gesto sarebbe stato dettato dal rifiuto delle guardie a concedere gli psicofarmaci. Cosi i quattro hanno reagito incendiando la loro cella e creando non pochi disagi anche agli altri detenuti. A renderlo noto sono le agenzie di stampa che riportano un comunicato dell’AS.P.PE in CON.SI.PE, un’organizzazione sindacale che conta circa duemila iscritti in tutt’Italia (diverse centinaia in Campania) guidata dal segretario regionale Campania Luigi Castaldo e i vice regionali per il Sud Campania Giovanni Iuliano e per il nord Campania Tommaso De Lia.
I sindacalisti nella nota spiegano la difficoltà di chi è detenuto nelle carceri napoletane troppo spesso sovraffollate con poche guardie a gestire i detenuti che si trovano a dover fronteggiare richieste come quella degli psicofarmaci:
“Evidenziamo le gravi criticità operative in cui versano molti istituti della Campania. Daremo il nostro contributo affinché siano migliorate le condizioni di lavoro dei circa 4000 poliziotti penitenziari che operano in Campania nell’interesse collettivo, affinché sia data migliore esecuzione al mandato istituzionale del Corpo di Polizia Penitenziaria“.
LE VIOLENZE A SMCV
Un anno fa avevano fatto ribrezzo le immagini delle violenze su alcuni detenuti nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ciò dimostra come sia difficile mantenere un equilibrio.