Cinquanta centesimi in più per il gas, un’euro e venti in più per la corrente e uno e 50 per il fitto. Sono le voci comparse su uno scontrino di una storica pizzeria di Napoli per combattere il caro bollette. Un gesto provocatorio ma che fa ben comprendere il difficile momento per chi deve portare avanti un’attività.
Salvatore Grasso, titolare della Pizzeria Gorizia, posta sul suo profilo social la bolletta che mostra un incremento significativo rispetto all’anno passato, circa 8 mila e 200 euro da pagare entro agosto e domanda ai suoi follower:
“Sarebbe giusto inserire in conto le voci che ci hanno portato ad aumentare i prezzi ?”
Infatti a causa del costo sempre più alto dell’energia, è stato costretto ad aumentare il prezzo della margherita che da 5 euro è passata a 8. In una foto spiega che l’aumento del costo è dovuto alle spese che devono essere sostenute dalla pizzeria. Ad Italiaatavola Grasso racconta:
“L’anno scorso per l’energia e la luce al mese pagavo 2.500 euro, a luglio invece la cifra è salita a 8.300. Per forza ho dovuto ritoccare i prezzi delle mie pizze. È soltanto una provocazione – ha spiegato il ristoratore – Altrimenti se inserissi quelle voci veramente sullo scontrino sarei poi costretto a pagarci l’Iva. La differenza fra quella d’asporto e quella che viene servita nel ristorante è sostanzialmente dovuta al fatto che, sebbene di forma più grande la quantità di fiordilatte è leggermente inferiore, pari a circa 30 grammi in meno rispetto a quella che serviamo al ristorante quindi per quella d’asporto il costo sale a 5,5 a tavola a 8.
In percentuale significa un aumento del 300% delle bollette. Al tempo stesso l’aumento delle mie pizze è stato in percentuale decisamente inferiore, pari a circa il 12%“.
Le foto sono state pubblicate solo per accendere i riflettori sugli esercenti costretti quest’inverno ad affrontare costi che non tutti saranno in grado di sostenere. Scontati quindi gli aumenti dei piatti