Proteste questa mattina dei Vigili del Fuoco a Piazza del Plebiscito a Napoli. I pompieri si sono radunati in un presidio organizzato dalle varie sigle sindacali in diverse città di Italia. Mancano infatti uomini e mezzi per una categoria che ha lavorato sodo durante tutta l’estate.
Diversi gli incendi divampati in regione che sono stati limitati solo grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco. Ma l’organico ha subito negli anni un forte ridimensionamento e c’è anche il blocco del turnover. Come spiegato da Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL Campania in un post su Facebook, le richieste della categoria sono precise:
“L’organico dimezzato, la mancanza dei mezzi e dei basilari dispositivi di sicurezza per intervenire stanno mettendo in ginocchio i vigili del fuoco che non possono continuare ad operare in queste condizioni. Forse non ci si rende conto che gli interventi dei vigili del fuoco sono preziosi ed importanti per salvare vite spesso e volentieri, per scongiurare tragedie ed anche per tutelare e proteggere il nostro territorio, il nostro ambiente, dove di frequente accadono calamità naturali, continua Sgambati, ma se non li si mette nella condizione di operare in sicurezza e con l’organico adatto si rischia di colpire il lavoratore e la collettività. Servono risposte lucide e tempestive a partire dal contratto“.
Sgambati era presenta questa mattina al presidio dei vigili del fuoco organizzato dalla UIL e dalla UILPA a Napoli nei pressi della prefettura e nelle maggiori piazze italiane. Il sit in è durato dalle 10 alle 12.
Oltre quella dei vigili del fuoco, soltanto cinque giorni fa un’altra protesta aveva destato l’interesse dell’opinione pubblica.Il Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”, i cui aderenti si erano ritrovati a Piazza Matteotti, avevano deciso per protesta di bruciare le bollette. Un gesto estremo contro il caro bollette che ha toccato picchi alti e che riguarda tutta la popolazione.