Rita De Crescenzo multata. La tiktoker dovrà pagare oltre mille euro per gli illeciti causati in occasione dell’inaugurazione del suo negozio in via Benedetto Cairoli.

Rita De Crescenzo multata: dovrà pagare più di 1000 euro

E’ stata stesso lei ha mostrato sui social di avere tutte le carte in regola e la presunta autorizzazione all’evento che ha bloccato mezza Napoli a causa della tanta gente accorsa. Rita De Crescenzo nel suo sfogo se la prende con amministratori, forze dell’ordine e assistenti sociali in particolare. Ha mostrato in diretta i verbali e ha annunciato di voler fare ricorso perché aveva tutto in regola avendo “pagato una tassa di 4 ore prima dello spettacolo”.

La nota tiktoker napoletana ha aperto un negozio di abbigliamento e accessori nel cuore di Napoli. T-shirt, zaini, profumi, diari, borse, accessori con la sua foto e con il marchio ‘Svergognata’. Rita De Crescenzo si è presentata vestita da regina in bianco con mantello e corona, accompagnata da due guardie del corpo.

Accolta da tante persone che l’hanno acclamata come una vera regina tra musica e cori. Un vero spettacolo del trash quello realizzato giovedì scorso. Per questo e per i disagi provocati dall’inaugurazione Rita De Crescenzo dovrà però pagare più di mille euro di sanzioni.

La denuncia sui social

Non sono mancate le polemiche ma soprattutto i disagi alla circolazione. La denuncia è partita sui social dalla pagina ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’. Dove l’inaugurazione avrebbe paralizzato il traffico in zona e causato non pochi ritardi nei soccorsi delle ambulanze. “Diversi equipaggi 118 ci hanno riferito ritardi nell’attraversare quel tratto di strada, in quanto sono stati numerosi i ‘fan’ (se così si possono chiamare) che sono accorsi davanti la saracinesca del negozio – scrivono –. L’utenza si domanda ancora il perché dei ritardi nei soccorsi, e quando non se lo domanda passano ai fatti aggredendoci! E noi dobbiamo subire tutto questo perché Rita De Crescenzo ha aperto il suo nuovo negozio? Siamo davvero allibiti! Da anni chiediamo tutele per il personale sanitario, oggi chiediamo di applicare la Legge, una manifestazione non autorizzata non rispetta l‘articolo 18 del TULPS”.