Nostalgia di Martone è il candidato italiano agli Oscar come miglior film straniero
Set 27, 2022 - Chiara Di Tommaso
Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva, foto di Mario Spada
Ancora un importante riconoscimento per il cinema made in Naples. Dopo ‘È stata la mano di Dio’, un’altra pellicola girata a Napoli rappresenterà l’Italia agli Oscar come miglior film straniero. Si tratta di ‘Nostalgia‘ di Mario Martone la cui trama è ambientata al Rione Sanità.
Nostalgia di Martone candidato italiano agli Oscar come miglior film straniero
La scelta come sempre è stata fatta da una commissione dell’ANICA (l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) composta da giornalisti, produttori, distributori e addetti ai lavori. Soddisfazione è stata espressa all’Ansa dal regista napoletano Mario Martone, autore anche di altre pellicole di successo come ‘Qui rido io’, ‘Il giovane favoloso’, ‘Il sindaco del Rione Sanità’:
“Sono felice e onorato, per me, per noi che l’abbiamo realizzato e per tutto il piccolo universo così umano in cui è nato
Nostalgia. A Cannes avevamo capito – ha aggiunto – che dalla Sanità il film sapeva parlare al mondo, ringrazio la commissione che ci dà la chance di continuare questo dialogo“.
Nostalgia era stato anche l’unico candidato italiano al Festival di Cannes. Ad interpretare il protagonista del film è Francesco Favino:
“Sono orgoglioso e felice di comunicarvi che Nostalgia di Mario Martone è il film selezionato dalla commissione di ANICA per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar. Grazie a voi e a tutti coloro che ci supportano nel nostro lavoro“.
Soltanto il 24 gennaio verrà annunciata la cinquina dei film in nomination mentre la cerimonia degli Oscar si terrà il 12 marzo 2023.
La trama del film
“Nostalgia” è ispirato all’ultimo romanzo di Ermanno Rea, lo scrittore napoletano morto a settembre del 2016. Racconta la storia di Felice che dopo quarant’anni di lontananza torna dove è nato, nel rione Sanità. Qui riscopre i luoghi, i codici del quartiere e un passato che lo divora. Al centro di tutto c’è quindi ancora una volta il legame con la città di Napoli.