La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Napoli verso il parere favorevole per l’installazione dei cancelli in Galleria Umberto I. Circa un mese e mezzo fa è partita la vigilanza notturna nel monumento cittadino che, da numerosi anni, era meta di vandali e incursioni di teppisti che vi giocavano a pallone o la utilizzavano come pista per scorribande in motorino.
Il ricorso ai vigilantes ha permesso di ridurre tale fenomeno, ma per facilitarne il compito si lavora all’ipotesi di montare dei cancelli in prossimità degli ingressi di via Santa Brigida e via Verdi, in modo tale che l’unico agente possa sorvegliare meglio l’area, restando aperti soltanto gli accessi di via Toledo e del San Carlo. I due accessi verrebbero chiusi soltanto nelle ore notturne.
Il progetto di vigilanza della Galleria Umberto I è ancora nella sua fase sperimentale: il contratto con società Prestige, inizialmente di 40 giorni, è stato esteso a sei mesi grazie a dei fondi integrativi. I buoni risultati e la stessa volontà di installare i cancelli in due ingressi su quattro suggerisce il proposito di estendere anche il periodo di vigilanza.
A battersi per la vigilanza notturna della Galleria Umberto I è stata soprattutto la Prefettura, nell’ambito di una più generale azione di contrasto alla criminalità, nello specifico quella giovanile. È un segnale importante verso tutti i cittadini: lo Stato c’è e non è disposto ad abbandonare uno dei monumenti più importanti della città di Napoli. In questo modo la Galleria Umberto I si prepara a svolgere la funzione che a Milano ha assunto l’analoga Galleria Vittorio Emanuele II, quella di vero e proprio salotto della città.