Un flash mob al Museo di Capodimonte per sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di proteggere e salvaguardare l’ambiente. L’azione è stata ideata e condotta dall’associazione ambientalista N’Sea Yet, il cui nome è gioco di parole tra l’inglese ed il napoletano. Si pronuncia infatti “n’si jet”, cioè nun se jetta, non si butta. La parola sea invece significa mare, un elemento al centro del dibattito ambientalista globale e che caratterizza la città di Napoli.
Gli attivisti hanno condiviso un post su Facebook in cui parlano della loro azione, “eseguita a supporto delle manifestazioni ambientaliste nei musei condividendo il messaggio di trovare soluzioni alla crisi climatica stoppando i sussidi ai combustibili fossili e di attivare subito politiche rispettose del pianeta in cui viviamo. Pacifismo e ambientalismo sono due facce della stessa medaglia e da questa modalità di pensiero abbiamo costruito l’azione”.
I ragazzi hanno continuando dicendo che “Approfittando della prima domenica del mese, della gratuità dell’accesso ai musei, siamo andati in visita nelle sale e alle ore 11 circa abbiamo dato il via alla manifestazione. Ci siamo soffermati di fronte l’opera “L’Annunciazione” di Tiziano Vecellio, eseguita intorno al 1558 che costituisce uno dei capisaldi della maturità dell’artista. Venti attivisti circa hanno esposto cartelli recanti i seguenti messaggi: “Rispetta l’arte come DEVI rispettare la natura”, “Stop agli armamenti”, “Mare Pulito!”, “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”. Immobili, spalle all’opera d’arte e rivolti ai visitatori, abbiamo esposto i nostri messaggi di un modo sostenibile in termini sia ambientali che sociali in linea con gli SDG ONU 2030″.
“Siamo rimasti in silenzio e nel rispetto dei luoghi, abbiamo tirato fuori dalle nostre borse alcune piante che avevamo posizionato dinanzi ai nostri piedi. Alla fine della manifestazione abbiamo regalato ai visitatori i vasetti spiegando che ci vuole “gentilezza” verso il pianeta, che NOI, TUTTI INSIEME, siamo il pianeta. Ci teniamo a precisare che durante l’azione nessuna opera d’arte é stata maltrattata”.