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Napoli, indagato per omicidio colposo il poliziotto che ha sparato per difendere il collega

È stato iscritto nel registro degli indagati per atto dovuto il poliziotto che ha sparato ad un ragazzo di 29 anni che, in commissariato, aveva aggredito con un coltello il proprio patrigno ed un agente che aveva cercato di togliergli l’arma dalle mani. L’ipotesi di reato a carico del poliziotto è quella di omicidio colposo.

Indagato il poliziotto che ha ucciso per difendere un collega

La vittima era un uomo con precedenti penali e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che, dopo avere aggredito la madre, si era recato nel commissariato Vicaria-Mercato dove si trovava il patrigno con l’intenzione di sporgere denuncia. Lì ha cercato di accoltellare l’uomo alla gola, così è intervenuto un agente che a sua volta è stato accoltellato ad una gamba. L’altro poliziotto ha dunque estratto la pistola ed ha sparato all’uomo alle gambe. Questi è poi deceduto in ospedale.

Un atto dovuto della Procura

Un fatto che ha causato la grave conseguenza della morte di un uomo e che, dunque, deve essere necessariamente oggetto di una indagine della Procura. È cosa ovvia iscrivere l’agente nel fascicolo degli indagati, anche se è piuttosto chiaro che il poliziotto non solo ha agito con l’intenzione di preservare le vite del collega e dello sporgente denuncia, ma ha anche mirato alle gambe proprio per cercare di limitare i danni fisici alla vittima.

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