Pubblicato il primo Dizionario Storico ed Etimologico di Napoletano: un’opera magnifica

Dizionario Storico ed Etimologico del Napoletano


È arrivato in libreria il primo Dizionario Storico ed Etimologico del Napoletano. Si tratta di una novità assoluta, poiché è stato realizzato dagli storici della lingua italiana Nicola De Blasi e Francesco Montuori, professori dell’Università Federico II di Napoli, insieme ad un gruppo di lavoro che comprende anche alcuni giovani studiosi, realizzato con metodo scientifico.

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Pubblicato il primo Dizionario Storico ed Etimologico del Napoletano

Il primo volume raccoglie 150 lemmi tutti relativi alla lettera T. Ogni voce rende conto dei diversi usi, dell’etimologia più accreditata (ma anche di quelle da respingere), delle grafie adottate. Il DESN in seguito verrà progressivamente e interamente pubblicato on line.

Il progetto è frutto di quindici anni di ricerche: Il DESN documenta il Napoletano con testimonianze dai moltissimi testi letterari raccolti, a partire dai testi del Trecento come la lettera in Napoletano di Boccaccio del 1339, passando per gli gliommeri del ‘400 di Jacopo Sannazaro, i grandi classici del Seicento come “Lo cunto de li cunti” di Basile e tutte le commedie di Scarpetta, Viviani, Eduardo, fino a Salvatore Di Giacomo e alla tradizione poetica Novecentesca, compresi poeti contemporanei come Salvatore, Palomba, Raffaele Pisani e altri. Fonti del Dizionario sono anche i documenti pratici, i giornali dialettali, le scritte sui muri, le canzoni, i proverbi e i modi di dire. Oltre mille fonti sono state integralmente raccolte in una biblioteca digitale consultata e “interrogata” dai redattori del vocabolario.

Il Dizionario è storico, perché presenta una motivata e articolata esposizione dei significati di ogni parola dal Trecento a oggi, ed è etimologico, perché ricostruisce l’origine delle parole e l’evoluzione dei loro significati, mettendole in relazione con le altre lingue romanze: l’italiano, i dialetti (soprattutto dell’Italia centro-meridionale), le lingue europee.

Il Dizionario Storico ed Etimologico del Napoletano

La storia del napoletano è lunga e ampia e tocca diverse tipologie testuali, dai poemi alle canzoni, dalle fiabe ai proverbi. Dopo aver radunato quasi duemila fonti e oltre cento vocabolari del napoletano e dei dialetti campani, il gruppo di studiosi della Federico II coordinati da Nicola De Blasi e Francesco Montuori ha iniziato a compilare il Dizionario Etimologico e Storico del Napoletano (Firenze, Edizioni Cesati, pp. 685, euro 46) per cogliere e rappresentare, attraverso la storia del lessico dialettale, gli intrecci di lingua e di cultura che hanno caratterizzato la vita della città nel corso del tempo.

Il volume contiene le prime 152 voci del DESN (da taballo “strumento a percussione” a taluorno “lamento prolungato”) e raccoglie preliminarmente alcuni saggi nati durante il lavoro redazionale: essi danno l’idea dell’opera di scavo e di sistemazione che è necessario fare ogni volta per un serio studio lessicografico, per mettere insieme la documentazione, definire la datazione, vagliare le ipotesi etimologiche e individuare la più plausibile. Sono così ricostruite, nella prima sezione, le vicende di parole note e meno note come caucirogna, strèuzo, milo terragno,arrecettà, zeppola. Nelle voci del DESN, come in questi frammenti della storia del lessico del napoletano, ricostruiti con cura, attenzione e studio, il lettore troverà la memoria delle parole della città e dei suoi abitanti, raccontata nel quadro delle lingue dell’Europa romanza e del Mediterraneo.

Il Vocabolario di Napoletano dell’Accademia della Crusca

Negli scorsi anni l’Accademia della Crusca ha pubblicato un Vocabolario di Napoletano, un’opera-kolossal composta da quattro volumi e tremila pagine. L’autore è, o meglio era, Emmanuele Rocco vissuto nell’Ottocento. I primi due tomi vennero pubblicati quando l’autore era ancora in vita, ma Chiurazzi, l’editore dell’epoca, interruppe la pubblicazione alla voce “feletto” poiché dopo la morte di Rocco non volle proseguirne la stampa. Gli eredi di Rocco conservarono le carte delle altre pagine che hanno poi consegnato all’Accademia della Crusca nel 1941.

L’edizione critica di tale manoscritto (nei tomi III e IV) è stata accompagnata dalla ristampa anastatica del rarissimo volume del «Vocabolario del dialetto napolitano» (nel tomo II). Il tomo I contiene un’introduzione volta a illustrare la storia, le peculiarità e il contenuto del vocabolario di Rocco e a tratteggiare un sommario profilo dell’autore; include inoltre una serie di apparati, come la tavola delle abbreviazioni e le note al testo, che servono a valorizzare e rendere meglio fruibile l’opera.


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