In una Napoli che brilla, complice anche il clima di festa che ha portato il Calcio Napoli, c’è una parte della città che però si trova nel degrado generale complici il maltempo e una situazione sociale lontana dalla normalità. La principale vittima di questa situazione è la titolare del chioschetto presso il Ponte della Sanità che, nonostante la piena regolarità della propria attività, non viene minimamente tutelata dal Comune di Napoli. Anzi, spesso è chiamata a farsi giustizia da sola nonostante ogni anno versi 2500 euro nelle casse di Palazzo San Giacomo per i permessi.
La denuncia di questa donna arriva insieme alle segnalazioni delle tante persone che vivono lì. La prima questione è legata alle condizioni della strada alla caduta della pioggia: la strada si trasforma in un autentico fiume in piena, impedendo il passaggio delle auto e degli scooter e costringendo i pedoni a passare arrampicandosi sui muretti. La spazzatura, che non viene tolta, finisce per ostruire le caditoie e così l’acqua piovana resta sulla sede stradale.
La seconda questione è legata al degrado sociale che vive questa zona. La proprietaria del chiosco è la prima a farsi forza su questa tematica affrontando i clochard della zona che “usano” i giardinetti di via Santa Teresa degli Scalzi come casa all’aperto, sia per dormire che per fare i loro bisogni tranquillamente, con il flusso cittadino che passa nelle vicinanze e osserva attonito la scena, nonostante le tante denunce fatte.
Gli abitanti della zona, a conferma del tanto degrado che vivono questi giardinetti, hanno deciso di fare una raccolta firme. Viene chiesta maggiore sicurezza, con l’ausilio di forze dell’ordine negli orari notturni e soprattutto l’allontanamento dei clochard dall’area, colpevoli di atteggiamenti totalmente fuori dalla civiltà che hanno macchiato e non di poco la reputazione e la decenza della zona. La raccolta firme ha avuto molto successo con quasi tutti gli abitanti della zona che hanno aderito favorevolmente.
Tutti sperano che questo possa servire a restituire dignità ai giardinetti, affinché possano tornare ad essere un punto di ritrovo. visto che oggi cittadini e passanti evitano di sostare lì. Con i notevoli danni economici per la commerciante che sborsa migliaia di euro l’anno per i permessi, ma ne perde altrettanti nell’abbandono delle istituzioni.