Video. Report: “La pizza di Napoli è cancerogena, meglio a Milano e Roma”
Ott 01, 2014 - Francesco Pipitone
Ecco l’anteprima del servizio che andrà in onda nella prossima puntata di Report, la trasmissione di Milena Gabanelli che dopo aver tentato, senza riuscirci, di demolire il mito del caffè a Napoli, questa volta ci riprova con la pizza, l’alimento di gran lunga più noto e apprezzato di tutto il mondo. Bernanrdo Iovene, giornalista partenopeo, è l’esecutore materiale di entrambi gli attacchi, il quale poi è andato nel Veneto di Godina (l’assaggiatore di caffè di cui prima) a cercare supporto alla teoria secondo cui la pizza potrebbe essere cancerogena: la riposta del dottor Guido Perin è condizionata, come dice egli stesso, dalla mancanza di studi in materia, che l’eventuale cancerogenità è da dimostrare, ciò nonostante la conclusione cui si giunge è che la pizza napoletana, la vera pizza, non è buona. A questo punto scatta il paragone con Milano, Roma, Firenze e Trieste, dove l’incriminata nuvola di fumo non si sviluppa, dimenticando ad esempio tutti gli alimenti preparati con il metodo dell’affumicazione, del cospargimento con la cenere o l’antica maniera di cucinare dell’uomo, cioè attraverso la combustione del legno, usanza che ha resistito fino alla diffusione delle moderne cucine a gas.
Lo sappiamo tuttavia, i turisti qui non devono venirci e quello che c’è di buono a Napoli deve diventare italiano: la pizza è sicuramente uno di questi, anche perché fa campare le altre città italiane, le quali spesso e volentieri truffano i turisti facendo pagare decine di Euro una schifezza che chiamano “pizza”, ma pizza non è, mentre i mali devono restare partenopei. ItaliaUnita S.p.A., un marchio nato 153 anni fa.