Cesare Cremonini regala un campo di calcio a Ponticelli: “Racconto ai ragazzi che senza scuola non avrei avuto successo”
Ott 05, 2023 - Redazione
Cesare Cremonini a Ponticelli per inaugurare il nuovo campetto di calcio di Napoli Est. Il cantautore è stato nella città partenopea martedì 3 ottobre per partecipare all’iniziativa che rientra nell’ambito del progetto Io Vorrei, lanciato per suo volere nel 2022 insieme all’uscita del disco La ragazza del futuro. Un programma che ha come scopo la ricerca della bellezza e la realizzazione di opere di riqualificazione urbana, in collaborazione con lo street artist Giulio Rosk e sostenuto da Banca Intesa.
Cesare Cremonini inaugura un campo di calcio a Ponticelli a Napoli
Il cantautore in due giorni ha inaugurato dei campi non solo a Napoli, ma anche a Palermo e ad Ostia. Su Facebook fa un bilancio generale.
“Io ricordo bene il momento in cui, a metà degli anni ’80, i miei genitori cominciarono a parlarmi di futuro. La scuola era la strada da percorrere e io una specie progetto da lanciare in orbita. Erano anni, quelli, ancora alieni. Senza una vera riflessione condivisa sulle scelte di un ragazzino. Nessuna visita esplorativa preliminare nelle scuole, come si fa ora. Ma una cosa non l’ho dimenticata e anzi mi è restata dentro. A Bologna c’era scelta. La preoccupazione dei miei genitori era quella di chi teme di sbagliare per le tante possibilità, come se la scuola fosse ormai un bene concreto e il futuro un ventaglio aperto”.
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“Ora sono in treno e sto tornando a casa da Ostia, dai ragazzi dell’istituto Anco Marzio. Ci sono luoghi nei quali il futuro non è un varietà. Nei quartieri come lo Sperone di Palermo o il Petrone di Napoli, si lotta ogni giorno tra due strade. La criminalità e la legalità. Fra la presenza nell’unica scuola possibile, difesa a denti stretti da esseri umani di buona volontà (non dallo Stato) o la dispersione scolastica. Per questo motivo sono tornato qui in questi giorni“.
“Senza la scuola non avrei avuto successo”
“Il progetto #IoVorrei costa fatica, impegno e il lavoro di tante persone. Ma ne vale la pena. Desidero raccontare ai ragazzi e alle ragazze che è proprio a scuola che ho ricevuto la mia prima lezione di pianoforte. Un incontro che mi ha cambiato la vita è acceso un desiderio che mi ha accompagnato fino a qui. Ed è sempre sui banchi di scuola che ho scritto le prime canzoni. Voglio che sappiano che senza la scuola non avrei mai formato la mia prima band e avuto successo. È lì che ho immaginato e poi scelto e poi, con le parole che ho imparato, difeso il mio futuro”.
Ma qui non si tratta di capire se sia possibile diventare un cantautore allo Sperone, o al De Filippo. Anche in Emilia, nel grande mare della nostra pianura, annegano ragazzi ogni giorno, nell’indifferenza. È questo che annega le vite. Ogni bambino che non va più a scuola è un bambino che annega. Ogni bambino che vive in un luogo senza luce, in un quartiere senza speranza, dovrebbe avere una scuola che non si spegne mai. Ne basta uno in più o in meno per aver vinto o perso. Grazie davvero a tutti“.