Un’ambulanza è stata multata per avere superato il limite di velocità sulla Tangenziale di Napoli, mentre trasportava una donna con delle gravi ustioni all’ospedale Cardarelli. È l’assurda vicenda raccontata sulla pagina Facebook dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, la quale mette in luce una criticità evidente.
“Anche noi facciamo fatica a crederci! – scrive Nessuno Tocchi Ippocrate – Ci giunge notizia che una donna 50enne, soccorsa il 19 settembre scorso per ustioni al 60% del corpo (incidente domestico) a Via Casalanno a quarto (NA) è deceduta oggi! (ieri, ndr). L’Associazione Croce Italia Area Flegrea ha fatto l’amara scoperta: sulla scrivania ha trovato il verbale del sistema “safety tutor” relativo a questo intervento, infatti anche questa paziente era stata trasportata in codice rosso al Cardarelli percorrendo la tangenziale di Napoli. SIAMO SCONVOLTI! SIAMO STANCHI DI FARE RICORSI PER AVER FATTO IL NOSTRO DOVERE!”.
“Eppure basterebbe leggere il concetto di “stato di necessità”. Lo stato di necessità è determinato da un pericolo attuale per la propria o l’altrui salute ed è previsto sia dal Codice Penale, sia da una legge speciale. Secondo l’articolo 54 del Codice Penale ‘non è punibile chi ha commesso il fatto (l’eccesso di velocità in questo caso) per esservi costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo'”.
“Vi è poi la legge speciale 689/81 che stabilisce che “non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa”. Questo vale per i normali utenti della strada, NOI SIAMO VEICOLI SPECIALI CON LAMPEGGIANTI E SIRENA, siamo sempre in STATO DI NECESSITÀ! BASTA BUROCRAZIA! BASTA RICORSI, VOGLIAMO IL REGISTRO DELLE TARGHE PROTETTE ORA!”.