La Venere degli Stracci tornerà a Piazza Municipio: Pistoletto regala l’opera alla città di Napoli
Ott 27, 2023 - Giuseppe Mennella
La Venere degli Stracci, distrutta da un incendio, sarà nuovamente installata a Piazza Municipio
La Venere degli Stracci, l’opera d’arte di Michelangelo Pistoletto distrutta da un incendio all’alba del 12 luglio scorso, tornerà a vedere la luce nel posto in cui le fiamme l’hanno distrutta. La nuova “Venere” verrà installata ed inaugurata il 22 gennaio e rimarrà esposta in Piazza Municipio per quattro mesi.
Venere degli Stracci, a gennaio tornerà a Piazza Municipio
Un simbolo di generazione e rigenerazione per la città di Napoli. Con queste parole è stata presentata oggi la nuova versione della Venere degli Stracci, la celebre opera del maestro Michelangelo Pistoletto, che verrà installata in piazza del Municipio per poi essere donata dall’artista alla città di Napoli.
Il Comune di Napoli e il sindaco Manfredi hanno annunciato in una conferenza stampa che la nuova Venere degli Stracci verrà collocata nello stesso luogo in cui era posizionata la precedente installazione, distrutta da un incendio. Proprio l’accaduto è stato l’elemento simbolico che ha ispirato l’artista nella rigenerazione del progetto, sottolineando ancora una volta la funzione aggregativa dell’arte che si mette a servizio della comunità.
Come lo stesso Pistoletto ebbe modo di spiegare ai microfoni di Vesuvio Live in un’intervista in occasione del premio “La Ginestra” di cui è stato insignito lo scorso 13 settembre a Torre del Greco: “Ogni istante é infinito: perché tutto nasce e muore in un istante e questo si ripete continuamente”. L’eterno è motivo ridondante della sua produzione artistica: “Quando l’opera è ferma nessuno se ne occupa, nella sua distruzione ha fatto rumore“, furono le parole dell’artista.
Il sindaco Manfredi: “Napolì museo a cielo aperto”
“Grazie ai progetti di arte pubblica che stiamo realizzando, Napoli è sempre più un museo a cielo aperto, democratico, gratuito, fruibile da tutti – ha rimarcato il sindaco Gaetano Manfredi –. Anche dopo un momento difficile, la città ha dimostrato di essere capace di risollevarsi e guardare avanti”.
Il sindaco ha poi continuato: “La ricostruzione dell’opera di Pistoletto rappresenta la capacità della città di rigenerare se stessa grazie alla bellezza, all’arte e alle energie positive dei suoi cittadini. La nuova Venere rafforza la vocazione al contemporaneo di Napoli e si pone, dunque, all’interno di un programma più ampio che vuole essere un esempio di come costruire la città, trovando forme originali di rigenerazione urbana capaci di coinvolgere l’intera comunità, sempre nell’ottica dell’inclusione sociale senza dimenticare i fragili”.
Pistoletto: “La Venere non si è annientata, ma rigenerata”
“Un percorso attraverso cui il dolore si è trasformato in cura. La Venere non si è annientata, ma rigenerata nel medesimo luogo – ha affermato Michelangelo Pistoletto, intervenuto in videoconferenza –. È accaduto un episodio di degenerazione che ha innescato dinamiche di riflessione e di confronto importanti sulle devastazioni dei giorni nostri. Per questo, il mio sentimento per Napoli è rimasto immutato: sarà una grande gioia per tutti aver trasformato la sofferenza in una nuova occasione di vitalità e rinascita”.
Era già partita una raccolta fondi: andranno in beneficenza
Altra Napoli Ente Filantropico aveva messo in campo una raccolta fondi per ricostruire la Venere degli Stracci. Una campagna di crowdfunding che diventa quindi superflua, con la decisione di Pistoletto di donare l’opera a Napoli. Come spiega il vicepresidente Lucidi: “In seguito alla generosa offerta del Maestro Pistoletto di donare l’opera alla città, e alla proposta di destinare le somme raccolte a due enti del Terzo Settore, Altra Napoli ha suggerito, subordinando il tutto ad un’esplicita adesione dei donatori, due significative realtà da anni impegnate a favore degli ultimi.
Si tratta dell’associazione La Scintilla, che opera per la tutela, l’accompagnamento, la socializzazione e la serena autonomia delle persone affette da disabilità intellettiva, e della cooperativa sociale Lazzarelle, impegnata nel recupero, attraverso il reinserimento in qualificati progetti di lavoro.