Napoli, occupata l’Università Orientale e lezioni bloccate: “Con la Palestina fino alla vittoria”


Alcuni studenti hanno occupato la sede di palazzo Giusso dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale. Il fatto è avvenuto questa mattina alle ore 7.30: i ragazzi, come si evince dallo striscione apposto sulla facciata dell’edificio, hanno voluto manifestazione in questo modo la solidarietà verso il popolo palestinese.

Occupata l’Università L’Orientale di Napoli per manifestare in favore della Palestina

Tra le realtà che sono più vicine alla causa palestinese e che appoggiano gli studenti universitari vi è l’Ex OPG Occupato – Je So Pazzo che fa sapere: “È da quasi un mese che a Gaza, nel silenzio e nella complicità dei governi occidentali, in primis quello italiano, si consuma un genocidio perpetrato ai danni della popolazione palestinese. Se le istituzioni e i media hanno dimostrato la palese volontà di insabbiare i crimini di guerra di cui è responsabile il governo israeliano, è urgente e necessario che una risposta in solidarietà del popolo palestinese parta dal basso, da noi studenti e studentesse che non vogliamo restare in silenzio davanti a tutto ciò. Per questo motivo chiediamo a tutte e tutti di accorrere in supporto all’occupazione. Non possiamo restare indifferenti, è il momento di agire!”.

La condanna del Rettore Roberto Tottoli: “Non posso credere che siano stati gli studenti”

Parole di condanna invece giungono da Roberto Tottoli, Rettore dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale: “Condanniamo con fermezza l’occupazione di una nostra storica sede, un vero e proprio atto di violenza perpetrato nei confronti non solo dell’Ateneo ma della democrazia e delle istituzioni. Un conto è manifestare le proprie opinioni, un conto è impedire il regolare svolgimento delle attività istituzionali. Oggi in programma a palazzo Giusso avevamo non solo le attività didattiche ma anche un incontro proprio sulla crisi israelo-palestinese, che ovviamente è saltato. Occupare chiudendo l’accesso al palazzo è un atto che non posso credere sia stato compiuto dagli studenti dell’Orientale, perché da trecento anni noi insegniamo il confronto tra tutte le culture e tutte le posizioni, confronto che deve essere sempre democratico e pacifico. La violenza non è mai una soluzione e non porta mai alla risoluzione di nessun conflitto”.


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