Era il 7 dicembre 2011 quando Walter Mazzarri conquistava la prima qualificazione agli ottavi di finale di UEFA Champions League della storia del Calcio Napoli. Dopo un girone disputato alla grande con una sola sconfitta (3-2 a Monaco), battendo il Manchester City dopo aver pareggiato in Inghilterra e riuscendo ad inchiodare 1-1 al San Paolo il Bayern, gli azzurri si trovarono obbligati a dover replicare a Villarreal, piccola località della comunità valenciana, il risultato della gara d’andata, quando Hamsik e Cavani regalarono un 2-0 senza appello ai partenopei.
Fu una trasferta storica, quella spagnola, ricca di significati emotivi che quasi intimorirono la squadra stessa, ferma sullo 0-0 dopo un’ora di gioco contro un’avversaria che non aveva più nulla da chiedere alla propria campagna europea, non essendo riuscita a conquistare neanche un punto nelle precedenti cinque partite.
Ci pensarono Inler a 65′ e Marek lo slovacco qualche minuto dopo a far esplodere il settore ospiti, situato in una posizione altissima rispetto al campo. Quel Napoli affrontò nel turno eliminatorio il Chelsea che si sarebbe laureato campione d’Europa buttandolo quasi fuori dalla competizione: 3-1 a Fuorigrotta e 1-4 ai supplementari a Stamford Brige. Grida ancora vendetta quell’eliminazione cocente.
Walter Mazzarri era sulla cresta dell’onda, e quella aveva tutte le carte per essere la prima di tante partecipazioni alla Champions per il tecnico di San Vincenzo. E invece, prima di Real Madrid-Napoli del 29 novembre scorso, quelle furono le sue uniche otto partite tra le stelle del firmamento europeo. Una statistica che fino a poco tempo fa aveva il sapore amaro delle sliding doors aperte dal lato sbagliato, ma che domani sera potrebbe acquisirne uno ben più dolce. Perché Mazzarri contro il Braga avrà la possibilità di conquistare a distanza di 12 anni la sua seconda qualificazione agli ottavi su due partecipazioni. Una grande soddisfazione, dopo il prestigioso ritorno in una cornice come quella del Santiago Bernabeu condito dall’emozione di passare in vantaggio, seppur per pochi secondi, grazie al Cholito Simeone.