Nove anni senza Pino Daniele: festa al Gambrinus con dolci gratis per tutti
Gen 03, 2024 - Veronica Ronza
Anche quest’anno il 4 gennaio, in occasione del nono anniversario della morte di Pino Daniele, il Gran Caffè Gambrinus di Napoli omaggerà il cantautore partenopeo con una festa in suo onore, distribuendo dolci gratis a cittadini e turisti. In questo modo tutti avranno la possibilità di assaggiare il famoso Pinuccio, dessert realizzato appositamente nei laboratori dello storico bar napoletano, in memoria dell’artista.
Morte Pino Daniele: festa e dolci gratis al Gambrinus il 4 gennaio
Voce inconfondibile di Napoli, tra i migliori cantautori del panorama musicale nazionale e internazionale, Pino Daniele rappresenta una vera e propria istituzione per la città che, a 9 anni dalla sua scomparsa, continua a ricordarlo con affetto.
Per questo motivo giovedì 4 gennaio, a partire dalle 12.30, al Gran Caffè Gambrinus ci sarà l’ormai consueto evento dedicato all’autore di Napul’è, durante il quale saranno distribuiti gratuitamente ai presenti i famosi “Pinucci”, dolci dedicati all’artista e realizzati per la prima volta nel 2016.
Si tratta di un dessert realizzato con un impasto a base di sfogliatella riccia con cioccolato bianco, panna, ricotta, pan di spagna e una copertura di cioccolato scuro. Una prelibatezza definita “Nero a metà” proprio come il genere musicale di Pino Daniele.
Anche questa edizione, come tutti gli altri anni, è stata promossa dal deputato Francesco Emilio Borrelli e dal conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli. Insieme hanno commentato: “Quanto ci manchi, Pino. Ricordarlo, anche se per i napoletani è un obbligo morale, è per noi un piacere, è un momento che ci riporta alla bella musica, ai bei napoletani, alla Napoli che vale“.
“Pino ha decantato la sua città ma non per compiacere la sua gente perché nel momento opportuno ha saputo anche criticarla. E’ sempre stato un passo avanti a tutti, lo è tuttora che non c’è più. Ricordarlo è un po’ come riportarlo qui. Pino, se tu fossi qui, cosa penseresti della Napoli e dell’Italia di oggi”.