Ancora una voragine al Vomero, questa volta in via Kerbaker: molto più piccola di quella verificatasi a via Morghen all’alba del 21 febbraio, ma sufficiente a tenere alta la paura dei residenti.
È successo stamattina, 29 febbraio, nella centralissima via Kerbaker a Napoli, nel quartiere Vomero: un pezzo di asfalto si è staccato, creando una buca in strada che ha allarmato i cittadini. Stando a quanto riportato da Ansa, la strada è rimasta chiusa al traffico per mezz’ora prima di essere riaperta.
Sul posto sono intervenuti, oltre alla polizia municipale partenopea, i tecnici di Abc: la società che gestisce la rete idrica ha controllato per riscontrare eventuali infiltrazioni o danni alle infrastrutture ma al momento tale pericolo pare scongiurato.
Si tratta di un episodio che, per dimensioni e conseguenze, appare molto meno grave di quanto accaduto la scorsa settimana in via Morghen: all’incrocio con via Bonito, un’enorme voragine ha inghiottito un albero ed alcune auto in transito. Solo il caso benevolo ha evitato che non ci fossero vittime.
L’episodio di via Kerbaker ha riacceso la paura per le condizioni del sottosuolo napoletano, in particolar modo nella zona collinare. La presidente della V Municipalità Arenella-Vomero, Clementina Cozzolino, ha prontamente pubblicato sui social l’immagine del cedimento stradale, rimarcando l’intervento della polizia locale e dei tecnici Abc.
Ma dai commenti al post si percepisce che diversi cittadini della zona non stanno dormendo sonni tranquilli e chiedono di non sottovalutare l’episodio – tutt’altro che un caso isolato – ed anzi effettuare verifiche approfondite per scongiurare ulteriori e più gravi sprofondamenti. La richiesta più pressante è quella di effettuare controlli preventivi.
Intanto a via Morghen, dove il bilancio era stato di un solo ferito lieve, continuano i disagi: la strada resterà chiusa 20 giorni per il ripristino del manto di asfalto. Oltre ciò, era stato necessario evacuare uno stabile per motivi di sicurezza ed interrompere la fornitura idrica a parecchie utenze.