Per tutta Napoli in questo periodo sono affissi numerosi annunci pubblicitari che informano dell’avvio di corsi di formazione per Operatori Socio Sanitari. In molti,chiaramente, si chiederanno cosa sono e a cosa servono. Bisogna quindi fare un po’ di chiarezza! La figura dell’OSS è stata istituita nel 2001 ed è una figura professionale sanitaria che sostituisce ed ingloba vecchie figure come quella del “portantino”, dell’OTA e dell’OSA. In Italia è una figura abbastanza presente negli ospedali ed è utile a svolgere ruoli di natura igienico – sanitaria affiancandosi al lavoro degli infermieri.
In realtà questa figura per quanto riguarda il Mezzogiorno è totalmente assente da anni. Il risultato è l’evidente stato di abbandono dei pazienti, specie quelli più anziani, costretti a giacere nelle proprie feci, lasciati morire privi di dignità alcuna. Nella nostra drammatica situazione sanitaria una buona assunzione di OSS nelle principali aziende ospedaliere sarebbe stato l’ideale. E invece per diversi anni ciò non è avvenuto e dopo che le vecchie figure sono andate in pensione, gli ospedali sono finiti nella drammatica situazione che noi tutti conosciamo.
Nel 2007 però un infermiere Franco Della Femmina prende a cuore la situazione dei numerosi operatori “formati e abbandonati” e fonda l’Associazione “OSS Napoli” la quale dopo tanti anni di dura lotta riesce ad ottenere un tirocinio formativo per inserimento lavorativo di 6 mesi per circa 276 operatori grazie all’adesione dell’ASL Napoli 3. Al di là del fatto che i 276 OSS sono solo una piccola parte delle persone che hanno speso soldi, tempo e studio per ottenere la tanto ambita qualifica, il problema è che il 14 Dicembre a queste persone non verrà rinnovato il contratto di lavoro. Il paradosso più assurdo sta nel fatto che l’Istituto Luigi Sturzo (ILS) sta proponendo nuovi corsi di formazione mentre coloro che già da tempo sono stati qualificati ancora non sono stati assunti, o per l’appunto saranno rimandati a casa entro breve. E tutto questo mentre i nostri amici e parenti muoio in strutture fatiscenti e poco igieniche, privi di controllo e di cure adeguate, a causa proprio della mancanza di personale qualificato. Il dubbio a questo punto risulta essere legittimo: qual’ è l’utilità di questi nuovi corsi? Perché abbiamo più di 4000 persone qualificate ancora in attesa di essere assunte dalle ASL partenopee?