Si tiene questa mattina l’udienza, presso il Tribunale dei Minori di Napoli, nel processo che vede imputato un ragazzo minorenne il quale ha confessato di avere sparato ed ucciso Giovanbattista Cutolo, conosciuto da tutti come Giogiò. Lo scorso 31 agosto, in piazza Municipio, il giovane è stato raggiunto da un colpo di pistola fatto esplodere per futili motivi, il parcheggio di uno scooter.
L’assassino di Giovanbattista Cutolo ha confessato l’omicidio, aggiungendo però che la sua intenzione era sì quella di sparare ma non per uccidere. L’omicida ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato, in virtù del quale la pena sarà ridotta di un terzo: è un istituto creato infatti per accelerare i tempi del processo, dove l’imputato rinuncia a garanzie difensive come il dibattimento, ottenendo in cambio un sensibile sconto di pena.
Sin dalle 9.00 di questa mattina vi è un sit-in all’estero del Tribunale dei Minori di viale Colli Aminei. Ancora una volta a far sentire la propria voce è la madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, che con il megafono ha urlato: “Vogliamo giustizia, se non ci sarà faremo la rivoluzione civile“. La donna ha poi continuato: “Il giudice, sia nei panni della mamma, del papà e della sorella, pensi a questo prima della della sentenza. Altro che rito abbreviato. Hanno ucciso mio figlio come se fosse il peggiore dei camorristi”.