La fabbrica di cioccolato Gay-Odin di Vico Vetriera e il ristorante al 53 di Piazza Dante entrano nell’albo degli Esercizi e delle Botteghe Storiche di Napoli. Due aziende che adesso, anche ufficialmente, fanno parte della storia della città: d’altra parte il riconoscimento rispecchia il sentimento stesso dei napoletani, oltre che delle migliaia di turisti che ogni giorno scelgono queste due attività come tappa del loro viaggio.
Con due disposizioni dirigenziali, rispettivamente del 13 e del 15 marzo 2024, la fabbrica Gay-Odin è stata riconosciuta “esercizio di rilevante valore storico, artistico e tipologico” e il ristorante al 53 “esercizio di rilevante interesse storico e tipologico”.
Quello di bottega storica è un riconoscimento che nasce per tutelare, promuovere e valorizzare le attività artigianali, commerciali e ricettive presenti sul territorio comunale caratterizzate da una rilevante continuità temporale, che rappresentano elementi fondanti dell’identità cittadina e del patrimonio culturale di Napoli e che valorizzano, con la loro continuità nel tempo, il lavoro e l’intelligenza imprenditoriale.
“Gay-Odin e ‘al 53’ rappresentano due attività storiche di Napoli e del suo patrimonio culturale immateriale nonché una funzione importantissima di attrattori di flussi turistici. Una lunga tradizione familiare accompagna la storia di queste due botteghe che, negli anni, sono riuscite a mantenere le loro caratteristiche originarie e a tenere alta la qualità dei loro squisiti prodotti e della loro offerta”, dice l’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato che ha incontrato i titolari Marisa del Vecchio (Gay-Odin) e Angelo Martino (‘al 53’).