È in stato di fermo il 17enne che la notte tra il 30 aprile ed il 1°maggio ha accoltellato due 15enni all’Arenile di Bagnoli durante una serata danzante per liceali.
La madre dell’aggressore ha deciso, tramite il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli di prendere le distanze dall’atto di violenza del figlio e di esprimere la propria solidarietà ai familiari delle due vittime: “Mi dispiace per le condizioni di salute dei ragazzi e per i fatti occorsi a Carlo e Raul (ho la morte nel cuore) e come madre esprimo la mia vicinanza alle loro famiglie a cui non sono riuscita a giungere prima di ora per informarmi delle condizioni di salute dei due ragazzi”.
“La violenza in qualunque forma non va praticata né incitata per cui ritengo di dissociarmi come madre e civile cittadina da qualunque forma di violenza ed incitazione ad essa; lascio tuttavia agli inquirenti gli accertamenti del caso.
Con l’augurio più fervido e sincero di pronta guarigione a Raul e Carlo saluto rinnovando la mia vicinanza alle famiglie”.
“Apprezziamo molto la presa di posizione di questa madre che invece di schierarsi dalla parte del figlio, come purtroppo accade molto spesso, ha scelto di offrire il suo appoggio alle vittime e di ripudiare la violenza. La donna ci ha anche chiesto di poter parlare con i familiari dei due 15enni”.
“Ci auguriamo che le parole ed il gesto di questa madre possano servire da esempio ad altri e far riflettere per interrompere la catena di violenza che miete sempre più vittime tra i giovani” ha dichiarato Borrelli.
“Intanto però – continua il parlamentare – proseguono i video e le foto pubblicate sui social e i messaggi di solidarietà e sostegno al 17enne arrestato da parte degli amici (“Non importa com’è andata. L’importante è che l’ann avut e nun l’amm pigliat. Ti sto semp vicino sang mij, affronteremo anche questo a testa alta”). Un esempio della peggiore cultura criminale, inculcata anche nelle generazioni più giovani. Tra l’altro secondo i familiari alcuni presenti durante l’aggressione sarebbero stati avvicinati per spingerli a non testimoniare.
“Un fatto che se confermato sarebbe di una gravità inaudita. Ringraziamo il commissariato della Polizia di Bagnoli per il rapido intervento che ha permesso l’immediato fermo dell’aggressore e il personale dell’ospedale San Paolo che con la propria professionalità e immediatezza ha salvato la vita delle vittime” – ha concluso Borrelli che ha incontrato di nuovo le famiglie delle vittime e si è recato in ospedale dove i due ragazzi (uno di 14 e l’altro di 15 anni) sono ricoverati e sotto osservazione per i gravi danni subiti allo stomaco e al fegato a causa delle coltellate.
Diverse famiglie di Bagnoli assieme ai familiari delle vittime hanno protestato il 1 maggio fuori al locale dove è avvenuto l’episodio per protesta contro la violenza lamentando l’indifferenza della struttura che non solo non ha previsto neanche un giorno di chiusura ma non ha neanche manifestato solidarietà ai due ragazzini.