Napoli Pride 2024, c’è la data: info, regolamento e tutto quello che bisogna sapere
Mag 13, 2024 - Stefano Esposito
Napoli è stata la città italiana che ha ospitato nel 1996 il primo pride del sud Italia, terzo in Italia dopo Roma 1994 e Bologna 1995. Il capoluogo partenopeo ha ospitato nel 2010 il suo secondo pride nazionale dopo quello del 1996. Da Napoli partono i Campania Pride con il Salerno Campania Pride del 2012 e il Benevento Campania Pride del 2014.
A Napoli nasce l’Onda Pride nel 2013 e nel 2014 il Mediterranean Pride of Naples (MPoN) che porta alla firma della carta di Marsiglia nel 2017, Carta sottoscritta, per la libera circolazione dei diritti, delle idee e delle persone, con i Pride di Marsiglia, Beirut, Algeri, Tunisi, Pompei.
Napoli Pride 2024, c’è la data: info, regolamento e tutto quello che bisogna sapere
Dal 2018, con lo storico Pride a Pompei, i Pride arrivano anche nell’area metropolitana di Napoli, a seguire Sorrento 2019, Torre Annunziata 2022, Scafati 2023 (in provincia di Salerno) e quest’anno Torre del Greco, previsto per il 28 settembre. Nel 2016 il corteo del Napoli Pride entra nella ex nato di Bagnoli, fuori dal centro della città ed è la prima manifestazione che entra in un lugo occupato per decenni da una delle più grandi basi NATO del mediterraneo, il Pride trova, in questa occasione, una storica e suggestiva alleanza con i lavoratori e le lavoratrici dell’ex stabilimento siderurgico di Bagnoli.
Una simbiosi tra le istanze del Pride con quelle di quel pezzo della città che attende da decenni un intervento politico risolutivo ai problemi di inquinamento e desertificazione postindustriale successiva alla dismissione dell’Italsider (ex ILVA). Dal 2009 il Napoli Pride verrà riproposto ogni anno, senza interruzione alcuna, tant’è che il Napoli Pride risulterà l’unico pride in Europa a non fermarsi neanche durante la pandemia da Covid-19, con le storiche edizioni del 2020 e del 2021.
Il Napoli Pride giunge nel 2024 alla sua XXVII edizione cittadina (XXVIII se si considera il corteo invernale del 23 gennaio 2016, la manifestazione, che a Napoli diventa corteo pride, “Svegliatitalia”, organizzata in occasione dell’approvazione della legge sulle unioni civili.
Il Comitato organizzatore del Napoli Pride 2024 è costituito da: Coordinamento Campania Rainbow (CCR), Antinoo Arcigay Napoli (che festeggia il 40esimo della fondazione), ALFI Le Maree, Associazione Trans Napoli (ATN) e Pride Vesuvio Rainbow (PVR). Il Napoli Pride è realizzato in co-organizzazione con il Comune di Napoli, con il supporto di Famiglie Arcobaleno, AGEDO, Pochos Napoli e da diversi anni riceve il riconoscimento del Patrocinio morale della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e di diversi Consolati, come quello francese e statunitense.
Il Napoli Pride è sostenuto, patrocinato, sponsorizzato da tutti quei soggetti e quelle realtà, pubbliche o private, che aderiscono pienamente a questa piattaforma politica e programmatica.
La parata conclusiva sarà preceduta da una settimana di iniziative e di eventi per la seconda edizione napoletana del Pride Park: il “villaggio dei diritti”, uno spazio aperto in città per incontri, confronti, convegni, dibattiti, mostre, spettacoli sui temi che trovano piena cittadinanza nel Napoli Pride.
Nelle ultime edizioni è crescente anche la partecipazione all’evento conclusivo di artisti locali e nazionali e personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello sport e dello spettacolo come: Malika Ayane, Anna Tatangelo, Paola Turci, Valeria Marini, Bianca Guaccero, Maria Nazionale, Isa Danieli, Maurizio De Giovanni, Angela Luce, Giuliana De Sio, Ornella Muti, Arisa, Patrizio Oliva, Massimiliano Rosolino, Virginio, Andrea Sannino, Franco Ricciardi, Luigi Strangis, Ginevra Lamborghini, Mr. Hyde, Giulia Molino, Marco Carta, Rosario Miraggio, solo per fare alcuni nomi.
Napoli Pride 2024, le richieste al Governo del comitato organizzatore
“Il Pride rappresenta un momento di rivendicazione, ma anche di bilancio del lavoro svolto nel corso di un intero anno per portare a compimento propositi e realizzare gli obiettivi che ci prefiggiamo”.
“Ritorniamo in piazza con la minaccia di conflitti sempre più devastanti e sempre più vicini, conflitti che lasciano esposti maggiormente tutte le soggettività più fragili, come le persone LGBTQIA+, per il non pieno riconoscimento di molti diritti. Non solo la pace nel mondo è in pericolo, lo sono anche e sempre di più, i diritti umani, civili e sociali”.
“Il nostro Governo, sempre più estremista, queerfobico, omofobico, transfobico, lesbofobico e misogino, lavora a pieno regime per smantellare i principi cardine della nostra Costituzione, mettendo seriamente in discussione i fondamenti della nostra Democrazia, quei principi di uguaglianza, di libertà e di autodeterminazione, ormai quotidianamente sotto attacco”.
“Ne sono una prova incontestabile le azioni persecutorie verso le persone trans*, come l’inaccettabile crociata ideologica al Careggi di Firenze, il preoccupante ritorno ad uno Stato di polizia, la lesbofobia di Stato perpetrata in diverse circostanze, come a Padova. L’attacco violento al diritto di interruzione volontaria di gravidanza, con l’apertura nei consultori alle associazioni antiabortiste, la persecuzione di stato ai danni delle famiglie omogenitoriali o le politiche razziste e discriminatorie poste in essere nei confronti di migranti e dei richiedenti asilo. Ne sono una prova i continui ammonimenti e richiami al nostro Paese da parte delle Istituzioni europee”.
“Gli spazi di partecipazione democratica si assottigliano drammaticamente sempre di più, le nostre esistenze e le nostre libertà sono sempre più minacciate e limitate, per questo il nostro sarà, come sempre, un PRIDE di Lotta e di Resistenza, pacifica e non violenta”.
“Scenderemo in piazza sabato 29 giugno, con i colori e la gioia, da sempre nel DNA di ogni Pride, ma anche con energia e determinazione, con fermezza e con ORGOGLIO”.
“Ribadiamo, forte e chiaro, ancora una volta che pretendiamo la piena tutela del diritto alla genitorialità da parte delle famiglie omogenitoriali, della salute e del diritto all’autodeterminazione delle persone trans*, adulte e in minore età e pertanto chiediamo:
una piena applicazione della Costituzione, perché venga superata ogni forma di discriminazione e disparità di trattamento per le donne, le persone non binary, le persone LGBTQIA+;
una cultura libera da stereotipi e dai ruoli di genere, perché tutte e tutti possano essere sé stessi liberamente; l’introduzione del matrimonio egualitario e una riforma profonda del diritto di famiglia che riconosca alla nascita le figlie e i figli delle coppie dello stesso sesso.
La possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione assistita; che sia possibile l’adozione per tutte le famiglie e per le persone single; l’accesso alla genitorialità per chi lo desidera, senza ostacoli o criminalizzazioni; che l’interruzione volontaria di gravidanza non sia più minacciata e che chi sceglie di portala avanti o di praticarla non sia più oggetto di violenza e discriminazione.
Vogliamo che possa farlo nella propria città e nella propria regione e che l’obiezione di coscienza non sia uno strumento che di fatto ostacola il diritto della donna all’interruzione L’IVG;
una riforma della medicina di genere che tenga conto di tutte le persone e le peculiarità dei corpi non binari, quelli delle persone trans* e gender non conforming, una medicina che non sia creata su misura del binarismo di genere.
E’ necessario che venga riconosciuto alle persone transgender, non binarie e gender non conforming alla libertà di scelta sui propri corpi e sui propri percorsi di affermazione della propria identità di genere e della propria personalità;
Che sia garantito a chiunque un processo completo di emancipazione sociale, quel diritto al lavoro, sicuro e dignitosi, che è la prima forma di emancipazione per tutte e per tutti;
Che le scuole siano aperte al confronto, che possano promuovere liberamente attività finalizzate al contrasto ad ogni forma di discriminazione motivata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, che non siano terreno di propaganda terroristica da parte di formazioni “pro-vita” o ultrareligiose;
Che non ci siano più discriminazioni e pregiudizi nei confronti di persone che vivono con HIV e che vi siano programmi di educazione sessuale e affettiva, a partire proprio nelle scuole; una legge contro i crimini d’odio e con azioni di contrasto concrete all’omofobia, alla transfobia, alla lesbofobia e alla queerfobia. una legge che esplicitamente vieti le terapie riparative;
Vogliamo che l’Italia diventi un Paese civile.
Lotteremo contro il patriarcato e al modello di società che impone. Difenderemo la laicità delle istituzioni democratiche e contrasteremo ogni forma di ingerenza da parte delle istituzioni religioni.
Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza ad unirsi al Napoli Pride, che è molto più di un corteo. E’ un momento di rivendicazione, di impegno civico, di chiamata al rispetto, all’esercizio della libertà, alla difesa del principio di autodeterminazione delle persone, per difendere quel diritto alla felicità teorizzato proprio da un grande pensatore napoletano, dal nostro Gaetano Filangieri.
Il Napoli Pride, come ogni Pride, da Stonewall e in ogni angolo del mondo, è una manifestazione pacifica e non violenta, aperta a tutte e a tutti, e nel rispetto di tutte e di tutti, chiediamo di sfilare al corteo del 29 giugno e di partecipare agli eventi del Pride Park, concordando preventivamente con l’organizzazione le modalità e le forme che meglio possano garantire lo spirito pacifista, non violento e inclusivo del nostro Napoli Pride”.
“Il nostro auspicio è di farlo insieme, in centinaia di migliaia, perché la nostra vita è adesso e non la sprecheremo”.
“Vi aspettiamo il 29 giugno al corteo del Napoli Pride e dal 21 al 28 giugno al Pride Pride Park”.
Per adesioni scrivere a info@arcigaynapoli.org con oggetto della e-mail: “adesione Napoli Pride 2024”.
Per partecipare al corteo con un carro o con uno spezzone dedicato scrivere ad info@arcigaynapoli.org e seguire le indicazioni nel Regolamento a seguire.