Ha resistito due mesi, Alfredo Nocerino, poi non ha retto più. Troppo il dolore per la perdita improvvisa del figlio Vincenzo, 24 anni, che poco più di due mesi fa era morto assieme alla fidanzata Vida Shahvalad, ventenne di origini iraniane, in seguito alle inalazioni dei gas di scarico nel garage della propria abitazione a Secondigliano, Napoli.
Non ce l’ha fatta, non ha resistito alla vita che gli aveva portato via d’improvviso tutto il suo senso. E così ha scelto di ripercorrere la stessa funesta strada del figlio, scegliendo di raggiungerlo nello stesso modo in cui poco più di due mesi fa Vincenzo e Vida se n’erano andati.
Aveva perso la moglie, Alfredo, prima di salutare così prematuramente il suo giovanissimo figlio. Non ha più retto a tutto quel dolore, a quel destino infame che lo aveva privato dei due beni più preziosi. E così intorno alle 18 di ieri, ha ripercorso gli stessi ultimi passi di Vincenzo: ha acceso l’auto nel garage, si è seduto, ed ha aspettato di ricongiungersi alla sua famiglia.
Buon viaggio, Alfredo, sperando sia riuscito finalmente a trovare quella pace perduta irrimediabilmente.