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ORGOGLIO CAMPANO/ La 17enne Manila Esposito è argento alle Olimpiadi nella ginnastica artistica

L’Italia conquista una magica medaglia d’argento nella ginnastica artistica di squadra femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Le “fate” azzurre dopo una finale spettacolare si arrendono solamente agli USA e riportano una medaglia che in patria mancava da oltre cinquant’anni. Nel quartetto azzurro c’è anche l’orgoglio campano di Manila Esposito, la 17enne nativa di Boscotrecase e cresciuta a Torre Annunziata. Con lei in squadra Alice D’Amato, Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa. Una finale ricca di emozioni, specialmente per la giovanissima Manila che diventerà maggiorenne il prossimo 2 novembre.

Manila Esposito nella storia con la ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024

Una finale non facile, specialmente dopo l’errore di Manila Esposito che nel corpo libero ha sbagliato la chiusura sulla terza diagonale subendo una grave penalità nel punteggio. Dopo due ore di esercizi spettacolari all’Arena Bercy, le azzurre sono riuscite a raccogliere una storica medaglia d’argento accolta con le lacrime dalle 5 fate italiane. Irraggiungibili gli USA che anche stavolta si sono confermati eccellenza mondiale di questa disciplina sportiva, con Simon Biles, la stella indiscussa che ha regalato una prestazione storica.

Manila Esposito è una delle promesse mondiali della ginnastica artistica, la 17enne nativa di Boscotrecase vive nell’idolo di Simon Biles (sua avversaria proprio in finale con il team USA). La giovane azzurra ha conquistato quattro medaglie d’oro agli Europei di Rimini, diventando un punto di riferimento per tutto il movimento e arrivando ai Giochi di Parigi da minorenne. Al termine della gara ha poi spiegato in diretta: “Quando ho finito il mio esercizio al corpo libero ho avuto un po’ di timore che la medaglia sfumasse per colpa mia e del mio errore che ci è costata la penalizzazione, ma poi c’è stata la gioia finale“.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".