Napoli, 159 lavoratori in nero negli stabilimenti balneari: poi protestano per le concessioni

Napoli, 188 lavoratori in nero e irregolari negli stabilimenti balneari


Una vastissima operazione della Guardia di Finanza di Napoli contro l’abusivismo e l’illegalità diffusa in un periodo, come quello estivo, in cui tantissimi disonesti cercano di sfruttare la voglia di relax per ottenere dei guadagni facili e spesso esentasse. Le fiamme gialle, soltanto nella giornata di Ferragosto, ha impiegato 38 pattuglie in servizi di controllo economico del territorio. L’intensificazione ha riguardato, tra l’altro, il contrasto all’abusivismo commerciale, alle locazioni abitative “in nero”, al “lavoro sommerso”, alla contraffazione nonché alla vendita di prodotti non sicuri. Di grande rilievo i risultati ottenuti nella prima metà di agosto e, tra le condotte illecite, spiccano quelle ad opera degli stabilimenti balneari, i cui gestori hanno scatenato una bufera al fine di vedersi rinnovate le concessioni/privilegio.

Napoli, lavoratori in nero negli stabilimenti balneari

Ad agosto 2024 la Guardia di Finanza ha individuato nel settore del “sommerso da lavoro”:

– 159 lavoratori in nero, con un salario mensile medio di circa 1.000 euro – di cui due minori intenti a svolgere l’attività di cameriere presso ristoranti nell’ambito di stabilimenti balneari;
– 29 irregolari (per aver, ad esempio, percepito parte del salario “fuori busta”).

Ricordiamo che, in molti casi, gli stabilimenti balneari pagano allo stato una somma irrisoria come canone delle concessioni (quest’anno sono stati ulteriormente ridotti del 4,5%) a fronte di guadagni da diverse centinaia di migliaia di euro, se non milioni di euro. Ovviamente si parla di utili alla luce del sole poiché – come evidenziano proprio le azioni di contrasto della Guardia di Finanza – non raramente i gestori percepiscono emolumenti sotto banco.

Bed & Breakfast e guide turistiche abusivi

Sempre nell’ambito del turismo e dell’accoglienza i finanzieri hanno individuato, nel centro storico di Napoli, a Ischia, a Capri e in alcuni comuni dell’area oplontina-stabiese, 32 B&B abusivi, in quanto sprovvisti della prevista documentazione amministrativa per la gestione della struttura ricettiva.

Turisti truffati, a volte, anche all’interno stesso delle attrazioni che hanno scelto di visitare. Sono stati ad esempio sanzionati 7 soggetti che, sprovvisti dei previsti titoli abilitativi regionali e di partita Iva, esercitavano abusivamente l’attività di guida turistica.

In particolare, l’attività svolta dalla Tenenza di Capri e dal Gruppo di Torre Annunziata ha permesso di individuare, a Capri, Anacapri e presso gli Scavi Archeologici di Pompei, persone, incaricate da agenzie di viaggi e tour operator, intente a condurre visite guidate a gruppi di turisti in assenza del predetto titolo abilitativo o, se presente, non valido in quanto conseguito all’estero. La sanzione prevista, al netto dei profili fiscali, va da un minimo di 3.000 a un massimo di 10.000 euro.

Tariffario fino a 30 euro per i parcheggiatori abusivi

Sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia 39 soggetti intenti a svolgere abusivamente l’attività di parcheggiatori abusivi (tale condotta è sanzionata con una pena pecuniaria fino a 3.095 euro). Per una decina di essi, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria per recidiva. I controlli sono stati svolti in prevalenza nelle zone a più alta concentrazione turistica, della movida notturna e della Stazione di Napoli Centrale. È stato accertato un tariffario che va dai 2 euro all’ora, nei quartieri più popolari, ai 15/30 euro, nei luoghi di maggior interesse turistico nonché in occasione di importanti eventi sportivi o musicali.

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