Divieto di balneazione a Napoli: mare sporco da Pietrarsa al Lungomare e Donn’Anna
Ago 22, 2024 - Redazione Vesuviolive
La spiaggia delle Monache a Posillipo
Divieto di balneazione in 4 punti della costa della città di Napoli dopo i periodici prelievi dell’ARPAC. Con ordinanza Sindacale è stato disposto il temporaneo divieto di balneazione nelle aree marino costiere per i punti: “Donn’Anna”, “Lungomare Caracciolo”, “Pietrarsa”, “Via Partenope”.
Divieto di balneazione a Napoli
“Gli sforamenti dei parametri di verifica rilevati da Arpac in seguito ai controlli del 20 agosto – sostiene il Comune di Napoli – sono certamente dovuti alle grandi piogge dei giorni precedenti. Piogge che sono avvenute dopo molti giorni di secca e che hanno trascinato di tutto verso il mare. Infatti gli sforamenti sono avvenuti anche in zone prive di scarichi fognari e dove generalmente il giudizio sui prelievi da parte di Arpac è “eccellente”. Il Comune di Napoli ha immediatamente chiesto nuovi prelievi e conta sulla indubbia professionalità e rapidità dell’Arpac per ripristinare rapidamente la balneabilità di zone molto usate dai cittadini”.
L’ordinanza
ordinanza n.7 del 22.08.2024 divieto temporaneo balneazione
Divieti anche a Torre del Greco
Analogo provvedimento anche a Torre del Greco, dove due ordinanze del sindaco hanno disposto il divieto di balneazione in differenti punti della costa. Si tratta del mare in prossimità della stazione Santa Maria La Bruna e degli arenili in corrispondenza della Litoranea Nord e della Litoranea Sud.
La seconda ordinanza, pubblicata oggi, estende il divieto di balneazione ad altre 2 zone, identificate rispettivamente con i codici IT015063084004 e IT015063084005: si tratta degli arenili in corrispondenza della Litoranea Nord e della Litoranea Sud.
Presso gli arenili liberi delle zone sottoposte a divieto di balneazione sarà collocata un’idonea segnaletica con la dicitura “divieto di balneazione” in conformità con la simbologia stabilità dalla Commissione Europea. Chiunque non osservi le norme stabilite dalle ordinanze sarà punito con l’art.1164 del Codice della Navigazione che prevede una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.032 a 3.098 euro.
Inoltre, in caso di violazione del divieto di balneazione nelle zone indicate, si applica l’articolo 650 del codice penale secondo cui chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o sicurezza pubblica, ordine pubblico, igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.
Intanto prosegue il lavoro dei tecnici dell’Arpac che continuano a monitorare lo stato e la qualità delle acque della costa campana. Soltanto pochi giorni fa avevano registrato un importante aumento delle temperature in mare anche nel Golfo di Napoli.