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Corrado Finale ucciso a Marano, emergono dettagli inquietanti: scontri e lanci di molotov

Continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Marano sulla morte di Corrado Finale, travolto all’età di 20 anni da un’auto guidata da A.T. a Marano di Napoli.

Corrado Finale ucciso a Marano, emergono dettagli inquietanti: scontri e lanci di molotov

I militari hanno arrestato il 19enne con l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio (relativo al passeggero della vittima). Le forze dell’ordine stanno ricostruendo tutti gli episodi che hanno portato al tragico delitto. Una lunga scia di scontri e litigi sorti tra U.G., come riporta Il Mattino, l’altro giovane protagonista della vicenda rimasto ferito e tuttora ricoverato nell’ospedale di Pozzuoli, e lo stesso T., che a più riprese si era opposto alla relazione tra l’amico di Finale e la sorella. Dissidi iniziati diversi mesi fa. I carabinieri, in particolare, indagano su due episodi: una rissa scoppiata a pochi metri dalla caserma, culminata con l’esplosione di un colpo di arma da fuoco, e il lancio di alcune molotov nel giardino dell’abitazione di U.G.

Due inquietanti episodi confermati dai familiari del ferito e segnalati – a suo tempo – anche da alcuni residenti. Per T., nipote del boss C. P., alias «’o Svitapierno», si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.

Nelle prossime ore è previsto l’interrogatorio di garanzia. Il 19enne ha già reso una parziale confessione agli inquirenti: ha ammesso di aver travolto i due ragazzi a bordo dello scooter, ma evidenziando, nel contempo, di essere stato oggetto di un inseguimento da parte dei due amici. U.G. avrebbe scagliato un oggetto contundente contro il finestrino dell’auto guidata da T., che a quel punto avrebbe puntato con decisione contro lo scooter guidato da Finale.