Speronato e mandato fuori strada da un furgone per un tentativo di rapina sull’Asse Mediano vicino al campo nomadi di Giugliano. L’automobilista colpito: “Potevo morire!”. Borrelli: “Ponte Riccio tra le zone più degradate e pericolose d’Italia. Gli accampati sono portatori di illegalità e criminalità”.
Ancora un tentativo di rapina sull’Asse Mediano. Stavolta però gli autori non sono dei centauri armati ma dei banditi a bordo di un furgone che hanno utilizzato un metodo ancor più violento e pericoloso per compiere la rapina ai danni di un automobilista nei pressi di Ponte Riccio a Giugliano in Campania, comune dell’area metropolitana di Napoli.
“Mercoledì scorso, tornando da lavoro, ho percorso Ponte Riccio per tornare a casa, a Giugliano”– racconta la vittima che si è rivolta al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli – “Ero felice del lavoro svolto durante la giornata lavorativa e stavo tornando a casa, quando ad un tratto, un furgone bianco con a bordo due persone, di etnia Rom, mi hanno tamponato con violenza fino a portarmi fuori strada”.
“Il loro intento era quello di rapinarmi o derubare la mia auto: ho perso i sensi e non ho avuto modo di constatare quello che è accaduto successivamente in quanto ho subìto un trauma cranico con amnesie momentanee. A distanza di qualche giorno dall’accaduto, sto ancora male. Potevo anche morire e non vedere più la mia famiglia”.
“Un episodio gravissimo che avrebbe potuto concludersi con una tragedia” – dichiara Borrelli – “Ponte Riccio è una delle aree più degradate d’Italia: continue discariche a cielo aperto ed altissimo tasso di criminalità. Una situazione che purtroppo è comune a tutte quelle zone dove è presente quella stessa tipologia di accampamenti che non rappresentano una sistemazione abitativa d’emergenza ma luoghi di degrado e anarchia permanenti. Non si possono più tollerare, vanno smantellati anche perché lì vivono tanti bambini costretti ad una vita indecente”.