Manfredi su Pulcinella stilizzato: “Ho avuto la stessa impressione di tutti. L’arte deve far discutere”
Ott 10, 2024 - Redazione Vesuviolive
Manfredi parla di Pulcinella stilizzato
Gaetano Manfredi parla del Pulcinella stilizzato di Gaetano Pesce, opera installata a Piazza Municipio ed inaugurata ieri sera. Il sindaco di Napoli, con il sorriso sulle labbra, si inserisce nella polemica ed esprime soddisfazione per il fermento di opinioni causato da Tu si ‘na cosa grande.
Manfredi su Pulcinella stilizzato: “Lo dobbiamo prendere come buon augurio”
Le polemiche sull’opera riguardano la sua forma fallica, in merito alla quale ha affermato: “Inizialmente, quando l’ho vista, ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. È stato il pensiero che penso sia arrivato a tutti che però è molto napoletano, quindi lo dobbiamo prendere anche come un pensiero di buon augurio. Ha stimolato molte discussioni. Anche io quando l’ho vista sono rimasto molto colpito. Ma da Gaetano Pesce, che è stato il massimo esponente design radicale, che ha fatto tante opere controverse e discusse, non ci potevamo aspettare qualcosa di diverso”.
Le discussioni, sostiene il sindaco Manfredi, sono un sintomo positivo: “L’arte è importante perché fa discutere, fa commentare in maniera positiva e negativa. Il fatto che ci sia ironia, perché Napoli è città ironica, lo considero un fatto positivo. Si parla di Napoli e per noi questo è un fatto positivo. Portiamo Napoli in un dibattito importante sull’arte. Purtroppo Gaetano Pesce è scomparso prima di vedere realizzata l’opera, ma come ha spiegato la curatrice, l’idea è la rappresentazione stilizzata del rapporto tra Pulcinella e il cuore dei Napoletani. Credo che sia stato coinvolto uno dei maggiori designer a livello mondiale. Il dibattito è segno di una città viva. L’arte va rispettata, può piacere o meno. Teniamo viva la città anche nel dibattito internazionale”.
Spesi soldi destinati all’arte contemporanea
L’opera d’arte è costata alle casse del Comune di Napoli la somma di circa 200mila euro. Nonostante sia di dominio pubblico la circostanza che, nel bilancio di un ente pubblico, i fondi sono suddivisi in capitolati destinati alla realizzazione di determinati obiettivi, Manfredi ha dovuto ricordare che quei soldi non potevano essere usati “per fare altro”. Con il denaro destinato all’arte non si possono aggiustare le strade, per esempio. Quei 200mila euro fanno parte del budget stanziato per l’arte contemporanea, e per quello sono stati usati. Fermo restando che, sulla pregevolezza e la bellezza dell’opera, il dibattito è aperto più che mai.