È stato condannato a 8 anni di reclusione il 24enne alla guida dell’auto che provocò il decesso di Rita Granata, la ragazza morta a soli 27 anni dopo essere stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Leopardi, a Fuorigrotta. A renderlo noto è il Comune di Napoli attraverso una nota.
L’incidente risale allo scorso 5 maggio quando, alle ore 4:15, la giovane residente in zona venne letteralmente travolta mentre stava rientrando in casa. L’investitore, un ragazzo di 24 anni, si allontanò senza prestare soccorso per poi tornare sul luogo dell’incidente soltanto qualche ora dopo.
Rita, in condizioni critiche, fu soccorsa e trasportata d’urgenza presso l’ospedale San Paolo per poi essere trasferita al nosocomio di Nocera Inferiore, dove 3 giorni dopo fu dichiarato il decesso. A seguito dell’incidente il conducente era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso ieri una condanna di primo grado a 8 anni di reclusione, già ridotta per i benefici del rito abbreviato, accogliendo integralmente le richieste del Pubblico Ministero. Determinante per il raggiungimento della verità è stata la ricostruzione dell’evento, condotta dal personale dell’Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli.
Le indagini hanno permesso di accertare gravi responsabilità a carico del 24enne, riconosciuto colpevole di omicidio stradale aggravato. È emerso, infatti, che il veicolo viaggiava ad una velocità di gran lunga superiore al limite consentito e che l’imputato era alla guida dell’auto in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente.