Proseguono le indagini sulla tragedia di Emanuela Chirilli, la turista morta a Napoli a seguito di un incendio divampato all’interno del B&b dove alloggiava, situato in piazza Municipio. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la giovane avrebbe cercato di salvarsi lasciando la camera senza purtroppo riuscirci.
Emanuela, stando a quanto rende noto Il Mattino, sarebbe stata ritrovata riversa a terra, a pochi metri dal letto e molto vicina alla porta d’uscita, quella che probabilmente avrebbe tentato di aprire senza successo. Pare, dunque, che la ragazza si sia accorta del rogo tentando di scappare, rimanendo però vittima dei fumi tossici che le avrebbero fatto perdere i sensi.
Durante la notte , Emanuela deve essersi svegliata improvvisamente e, avendo notato le fiamme e i fumi del monossido di carbonio che già riempivano la stanza, avrebbe cercato di uscire da quella bolla di gas ma proprio nel tentativo di scappare sarebbe morta soffocata.
Sembra quasi certo, ormai, che l’incendio si fosse originato a seguito di un corto circuito che si sarebbe originato proprio dalla camera di Emanuela. A validare tale ipotesi è anche il fatto che tutti gli altri ospiti della struttura sono rimasti illesi. All’arrivo dei vigili del fuoco, per la giovane non c’era già più nulla da fare.
Emanuela Chirilli era una ragazza salentina di 27 anni. Nata il 23 dicembre, ne avrebbe compiuti 28 proprio poco prima del Natale. Originaria di Maglie, la giovane risiedeva da tempo a Lecce e doveva rientrarci proprio dopo il suo breve soggiorno a Napoli. Non si sa ancora per quale motivo Emanuela si fosse fermata a Napoli per un solo giorno e nemmeno la madre era a conoscenza di questa sua breve tappa. All’interno della camera si trovava da sola ma non si esclude che si fosse fermata in città per incontrare qualcuno o compiere qualche commissione.