A Napoli la Messa di San Nicola nella chiesa riaperta dopo 80 anni: c’è anche il presepe


Il 6 dicembre 2024, dopo oltre ottant’anni, la chiesa di San Nicola a Pistaso a Napoli riapre in via eccezionale al culto in occasione della festa di San Nicola, celebrata con un’apposita Messa officiata dai Padri Domenicani della Basilica di San Domenico Maggiore.

Dopo 80 anni la Messa di San Nicola a Napoli

Alle ore 16:30, per celebrare la festa di San Nicola, all’interno della chiesa di via San Biagio dei Librai  i Padri Domenicani della Basilica di San Domenico Maggiore officeranno una Santa Messa alla quale seguirà poi la benedizione del grande presepio. E’, infatti, già aperta al pubblico l’esposizione dei Tesori di San Nicola a Pistaso ovvero gli arredi sacri ed opere d’arte recuperati ed al centro della navata un grande Presepio tradizionale con base circolare, in stile Settecento, ricco di scene e pastori tra i quali spicca un “San Nicola ed il miracolo dei tre bambini”.

Infine, nella stessa chiesa, alle ore 19:00, con ingresso libero e gratuito, il noto attore e regista Angelantonio Aversana, con Giovanni Esposito dell’Associazione Rievocatori Storici Fantasie d’Epoca APS, offrirà un interessante e suggestivo tour, in abito storico settecentesco, intorno al Grande Presepio alla riscoperta di miti e leggende popolari che il presepio napoletano detiene, insieme ai simboli ed alle metafore di carattere dottrinale che fanno della tradizione presepiale napoletana, uno dei più famosi elementi dell’identità partenopea.

La chiesa di San Nicola a Pistaso

La chiesa, riaperta dopo circa ottanta anni, è un vero e proprio gioiello dell’architettura barocca napoletana. Dallo scorso mese di marzo è già stata visitata da decine di migliaia di persone. L’edificio, d’impianto medievale ad uso civile perché ospitò uno dei Sedili “minori”, quello dei Pistasi, successivamente divenne una chiesa dedicata a San Nicola, fu ricostruita nel 1660 e restaurata nel 1755; nel 1821 fu concessa all’Arciconfraternita di San Michele Arcangelo a Pistasi che la detenne fino agli anni ’60 del secolo scorso.

La chiesa fu poi abbandonata e solo da due anni, concessa in comodato d’uso all’Associazione “Miracolo dei Borbone” che oggi la condivide, ai fini di una sua valorizzazione, con l’Associazione “I Sedili di Napoli ETS.


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