Orfana e residente in Nigeria, scopre un tumore a 17 anni: Napoli la accoglie e la salva


Ancora un intervento di successo è stato effettuato all’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli dove una ragazza, di soli 17 anni, proveniente dalla Nigeria, è stata prontamente accolta e assistita per l’asportazione di un tumore della grandezza di 15 centimetri.

Dalla Nigeria a Napoli per un tumore: salvata al Pascale

La paziente in questione si chiama Jovita, ha 17 anni e vive a Ngugo Imo, un villaggio del sud est della Nigeria. Sieropositiva dalla nascita e orfana di entrambi i genitori (morti di Aids), la ragazza da 10 anni è inserita in un progetto di solidarietà di sostegno a distanza avviato dall’associazione S.O.S Solidarietà Attiva che consente a numerosi bambini e ragazzi in condizioni di grave disagio socioeconomico di accedere all’istruzione e alle regolari visite mediche.

Il grande sogno di Jovita è quello di poter diventare un medico, una propensione che sembra già accompagnarla da sempre: è stata lei stessa, pochi mesi fa, ad accorgersi che qualcosa nel suo fisico non andava ed ha deciso di allertare l’associazione di volontariato che si prende cura di lei.

Sotto il seno, infatti, aveva notato la presenza di un bozzo che le cresceva a dismisura di giorno in giorno. L’associazione si è attivata sin da subito per consentirle di effettuare gli esami necessari e una volta avuta la diagnosi di sarcoma localizzato all’emitorace sinistro si è mossa affinché qualche ospedale in Italia la potesse operare.

Una richiesta di aiuto immediatamente accolta dall’istituto dei tumori napoletano dove, grazie all’equipe della UOC di Chirurgia Toracica diretta da Edoardo Mercadante, si è svolto il delicatissimo intervento di asportazione del tumore, durato 7 ore. La massa, visibile sotto il seno, coinvolgeva la cute, la pleura, i muscoli e le coste, comprimendo anche polmone e cuore. Durante l’operazione 4 coste sono state sostituite con protesi di barre in titanio appositamente sagomate.

Jovita adesso sta bene e dopo 10 giorni di degenza è stata dimessa. Ovviamente dovrà sottoporsi a controlli periodici ma potrà riprendere la sua vita di tutti i giorni e soprattutto continuare a studiare per diventare un medico. In Italia è stata accompagnata da suor Emily Uloma Umezuruike, appartenente all’ordine delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. Attualmente, entrambe sono ospitate presso l’Istituto femminile di quest’ordine a Pastena, vicino Salerno, dove ricevono assistenza e supporto.

“Un grande ringraziamento va a tutto il team medico, a tutto il personale sanitario e ovviamente al management del Pascale che ha reso possibile questo intervento. Per Jovita c’è ancora tutto un post-operatorio da affrontare ma insieme con i medici siamo fiduciosi che ci possa essere una completa guarigione – ha dichiarato Maria Aolide Tonin che ha seguito tutto l’iter burocratico.

I medici sono fiduciosi, l’esame istologico non dovrebbe riservare sorprese. Per il professor Mercadante si è trattato di un condrosarcoma, un tumore a malignità locale. E nulla o quasi si vede anche della cicatrice sotto il seno: all’intervento di rimozione, infatti, è seguito anche quello ricostruttivo in collaborazione con la chirurgia oncoplastica del Pascale di Stefano Mori.

“Sono particolarmente orgoglioso di questa storia. Orgoglioso del lavoro di tutto il personale della sala operatoria e non solo. Orgoglioso che il Pascale ha teso subito una mano a questa ragazza, non si è fermato davanti alla burocrazia e di aver potuto dare una speranza di vita a una paziente così giovane e che viene da una realtà sociale tanto disagiata. Segno che il Pascale è sempre al fianco dei pazienti” – ha detto il commissario straordinario del polo oncologico Maurizio di Mauro.

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