Meraviglia a Napoli, torna la Messa alla Chiesa di Donnaregina: tra le più belle della città
Dic 04, 2024 - Veronica Ronza
Napoli – A partire dall’8 dicembre, giorno della festa dell’Immacolata, ogni domenica, alle 11:30, tornerà ad essere celebrata la Messa all’interno della storica e suggestiva Chiesa di Donnaregina Nuova. Un ritorno che rappresenta un momento di grande festa e gioia per la comunità napoletana che potrà nuovamente accedere a uno dei luoghi di culto più significativi della città, simbolo di storia e fede.
Meraviglia a Napoli, torna la Messa alla Chiesa di Donnaregina
Dalla prossima domenica, dunque, sarà possibile prendere parte alla celebrazione religiosa all’interno dello storico spazio sacro restituito alla città, un luogo mozzafiato di preghiera e incontro dove il povero trova accoglienza, l’oppresso libertà e gioia per la dignità riconquistata.
Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio processo di rinnovamento sociale e culturale promosso dalla Chiesa di Napoli con il lancio del progetto MUDD – Museo Diocesano Diffuso di Napoli che mira a garantire la fruizione del patrimonio religioso e culturale della città coinvolgendo i giovani nella gestione e valorizzazione delle chiese monumentali.
Per dare vita al MUDD, che prende avvio con l’Anno Santo 2025, l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia si è avvalso della collaborazione tra i Canonici del Capitolo Metropolitano, i giovani della cooperativa La Paranza e del Progetto Policoro e della Pastorale Giovanile. A sostenere l’iniziativa la Fondazione Napoli C’Entro, promuovendo la cultura del dono e raccogliendo risorse per garantire il lavoro di 72 giovani e la manutenzione delle chiese storiche.
Con un approccio inclusivo e partecipativo, il progetto MUDD rappresenta una nuova visione di valorizzazione del patrimonio culturale rendendo l’intera comunità parte integrante dell’obiettivo. Il progetto punta non solo a preservare il patrimonio artistico e religioso della città ma a riattribuire alle chiese, che entreranno a far parte della sua rete, il loro significato profondo: quello di luoghi di gratuità, accoglienza, speranza.
“Nelle nostre città, dove tutto ha un prezzo, questo atto è un gesto politico e un dovere morale: custodire, offrire, soprattutto ai poveri, l’ultimo baluardo di gratuità, le chiese, che sono i granai dell’anima” – ha affermato don Antonio Loffredo, direttore del Museo Diocesano Diffuso di Napoli.