Con l’avvicinarsi delle festività, a Napoli scatta la caccia ai cosiddetti “botti illegali”, i fuochi d’artificio venduti in particolar modo tra Natale e Capodanno in maniera abusiva e particolarmente pericolosi per l’incolumità di chi li utilizza e non solo. Per questo motivo la Polizia Locale ha intensificato i controlli per la repressione dei reati connessi alla fabbricazione e detenzione di materiale esplodente in tutta la provincia.
Tra gli interventi portati a termine con successo c’è quello degli agenti dell’Unità Operativa I.A.E.S che hanno rinvenuto un notevole quantitativo di artifici pirotecnici all’interno di un autoveicolo fermato, in via Marco Aurelio, per un controllo di polizia stradale. Il materiale esplodente, 3.000 pezzi e numerose batterie pirotecniche, era privo di marchio CE e conteneva più di 50 kg di esplosivo.
Il conducente fermato non ha esibito né la fattura né un titolo che lo autorizzasse al trasporto, per questo motivo gli agenti si sono diretti presso la sua abitazione avviando un intervento di perquisizione. Qui, nel vano scale, chiuso da un cancello in ferro, è stato rinvenuto altro materiale esplodente detenuto abusivamente, tra l’altro, senza alcuna norma di sicurezza. Tutti i botti sono stati sottoposti a sequestro probatorio mentre il conducente è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Una simile operazione è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Bagnoli che hanno tratto in arresto, per detenzione abusiva di materiale esplodente, un operaio 21enne incensurato del luogo. I militari hanno scoperto che teneva stoccati, all’interno di un box, fuochi d’artificio di vari tipi: più di 700 Cobra, 17 cipolle artigianali e 3 kg di fuochi vari di cui è vietata la vendita a minori di 14 o 18 anni.
Nel box, potenzialmente molto pericoloso in quanto si trova nel seminterrato di un palazzo, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Napoli per mettere in sicurezza il materiale, che è stato poi sottoposto a sequestro. Il 21enne è stato, invece, tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari.