Fu chiamato inizialmente parco delle Rimembranze, in seguito gli fu dato il nome di parco Virgiliano, ma per molti è semplicemente il parco di Posillipo. Lì dove un tempo i romani costruirono in età augustea ville lussuose, tra cui quella particolarmente sfarzosa del patrizio Pollione, sorge un’oasi di relax in città. Dal belvedere sito nella parte più bassa del parco denominata “Valle dei re”, si può godere di uno dei panorama più suggestivi e completi di tutta Napoli. In un solo colpo d’occhio, in una bella giornata di sole, potrete vedere Capri, Ischia, Procida, la penisola sorrentina e ancora il Vesuvio, Nisida, Pozzuoli e Bagnoli, uno spettacolo impossibile da ritrovare in altre parti del mondo. Per raggiungerlo bisogna arrivare sull’estrema punta pianeggiante del promontorio di Coroglio.
Costruito durante il ventennio fascista per commemorare i caduti della Grande Guerra, prese il nome di parco delle Rimembranze. In seguito fu detto Virgiliano in onore del poeta romano. Bisogna però ricordare che a Napoli esiste anche un altro parco dedicato all’autore dell’Eneide che si chiama parco Vergiliano, situato a Piedigrotta, che contiene il sepolcro dello stesso poeta e le spoglie del celebre Giacomo Leopardi.
All’inizio degli anni 2000 ha subito una grande opera di riqualificazione che lo ha dotato di nuove pavimentazioni, di impianti di illuminazione e di un patrimonio floristico formato da duecentocinquanta alberi e 55mila arbusti. Diviso in terrazze, occupa una superficie di circa 92mila metri quadrati e comprende anche un campo sportivo, un anfiteatro e un’area giochi per bambini, oltre a diversi chioschetti e panchine che permettono ai visitatori di godere in pieno del clima fresco che il posto offre. Il parco è dotato di due ingressi, quello secondario da cui si può accedere da via Tito Lucrezio Caro e quello principale segnato da quattro pilastri sormontanti da anfore. Entrando da questo monumentale ingresso vi troverete dinanzi una fontana che raccoglie l’acqua che arriva da un canale che attraversa la montagna. Da lì si può decidere se iniziare la passeggiata percorrendo il percorso di destra o di sinistra. Tutti i terrazzi e i muri sono fatti da blocchi di tufo.
Al di sotto del parco Virgiliano, nella roccia, si estende la grotta di Seiano che fa parte del parco archeologico di Pausilypon e che collega Coroglio con la Gaiola.
Recentemente, nell’ambito di un programma di tematizzazione dei parchi urbani del Comune di Napoli dal titolo “Il parco letterario”, il Virgiliano è stato scelto quale luogo simbolo del Grand Tour che ha caratterizzato Napoli nel Settecento. Per questo le vedute di cui gode il parco saranno accompagnate da gouache e descrizioni di antichi e importanti viaggiatori passati attraverso quei luoghi. Data la ricchezza dei suoi paesaggi, si è pensato di fornire ai visitatori una nuova chiave di lettura degli stessi, al fine di percepirli attraverso le sensazioni ed emozioni dei viaggiatori del passato. A tal proposito, nel 1787, nel suo “Viaggio in Italia”, Johann Wolfgang Goethe scriveva:
“Queste rive, questo golfo, queste insenature, il Vesuvio, la città e i suoi dintorni, i castelli e le ville! Al tramonto ci siamo recati a visitare la grotta di Posillipo, nel momento in cui dal lato opposto i raggi del sole vi si insinuavano. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli perdono il senno!”
Fonti: Gianni Farneti, “1000 oasi e parchi naturali da vedere in Italia”, Milano, Rizzoli, 2011
Touring club italiano, “Napoli e dintorni”, Milano, Touring Editore, 2001
www.comune.napoli.it