La Procura di Torre Annunziata ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per il deragliamento di un treno della Circumvesuviana nella stazione di Pompei Santuario, avvenuto lunedì scorso. Il treno viaggiava ad una velocità estremamente contenuta, per fortuna, e per questo non vi sono state gravi conseguenze. Dei circa trenta passeggeri coinvolti nessuno è rimasto ferito: una notizia positiva, ma che non può costituire un lasciapassare in merito al riscontro delle responsabilità. L’ipotesi di reato, si apprende dal quotidiano Il Mattino, è quella di disastro ferroviario colposo.
La probabilità che si sia trattato di un errore è alta. Lo ha affermato proprio l’Eav con un comunicato ufficiale trasmesso poche ore dopo il deragliamento, annunciando inoltre l’istituzione di una commissione d’inchiesta interna: “il dubbio che si tratti di un banale quanto grave errore umano è forte”.
I periti nominati dai magistrati hanno effettuato i sopralluoghi insieme ai tecnici del Ministero delle Infrastrutture. Costoro hanno approfondito in particolare la deformazione del binario, avvenuta proprio perché le rotaie del treno hanno compiuto un movimento innaturale. Attraverso l’analisi della curvatura si potrebbe comprendere la dinamica del deragliamento e perciò ricostruire la catena di azioni. Al momento l’ipotesi più probabile è che l’incidente possa essere stato causato da un via libera dato troppo in fretta contestualmente allo scambio dei binari.
Il treno della Circumvesuviana viaggiava a 5 chilometri all’ora mentre si accingeva ad entrare nella stazione di Pompei Santuario, situata sulla linea per Poggiomarino. Una velocità estremamente ridotta proprio per consentire il corretto scambio di binari: proprio un problema riguardo a tale azione potrebbe aver causato lo sviamento delle rotaie. Entro un paio di settimane la commissione d’inchiesta di Eav potrebbe giungere alle proprie conclusioni; parallelamente si svolgerà il lavoro di magistrati e tecnici.