Senza aggiungere commenti superflui, pubblichiamo la lettera di un padre, Pietro D’Orazio diretta al sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, nonché il suo commento alla vicenda.
“Gentilissimo mi rivolgo a Voi, onde evitare una tragedia tristemente annunciata; mi presento sono Pietro D’Orazio, Le scrivo in qualità di padre di Federica D’Orazio, la quale da oltre un anno e mezzo vive nel terrore di essere giustiziata dal suo ex compagno;
1. dopo anni di maltrattamenti mia figlia Federica con l’ausilio di una psicologa e la vicinanza dei genitori decide di denunciare l’ex per la prima volta per aver ricevuto un pugno in pieno volto al termine di una futile discussione ciò in data 29-11-2022, specificando nella denunzia che non era la prima volta che l’ex alzava le mani su di Lei.
2. Ad inizio gennaio 2023 io stesso vengo affrontato dall’ex il quale innanzi ai suoi genitori intervenuti per tacitare la cosa bonariamente minaccia me e mia figlia di morte. Lo stesso giorno mi reco dai carabinieri di Bacoli per sporgere denuncia.
3. Subiamo per mesi minacce ed offese pubbliche in qualsiasi posto involontariamente ci incrociavamo con l’ex le frasi classiche da lui ripetute, TUA FIGLIA E’ UNA PUTTANA, VI DEVO VEDERE MORTI, VI FARO’ VIVERE NEL TERRORE.
4. A maggio del 2023 saputo che mia figlia ha intrapreso una nuova relazione, aggredisce i dipendenti dell’agriturismo gestito da mia figlia, picchiandoli insultandoli ed obbligandoli a non lavorare piu presso la ns. struttura “ altrimenti li avrebbe squartati”.
5. Il 21-06-2023 cerca in maniera premeditata di uccidere mia figlia, infatti alle 6 di mattina si reca nella casetta in cui lei viveva presso l’agriturismo, stacca la luce, taglia i fili della connessione internet isolandola, non essendoci alcun gestore telefonico che li prende, bussa alla porta di casa e quando Lei apre si scaraventa con la machina in casa cercando di investirla, la maggiore larghezza del telaio dell’auto rispetto alla porta evita il peggio, in soccorso subito arriva il suo attuale compagno il quale viene aggredito a bastonate e finisce anche lui in ospedale. Non viene ne fermato né arrestato per tale atto, nonostante le nostre denuncie.
6. Allontano mia figlia da Bacoli per circa 1 mese nella speranza che qualcosa avvenga…ma nulla accade sul piano giudiziario.
7. Il nostro avvocato in questa fase più volte chiedeva al magistrato l’emissione di misure cautelari a difesa di mia figlia……ma sempre il nulla.
8. Il 24/9/2023 mi fermava per strada minacciando di morte me e mia figlia ed urlando le solite frasi su di me e mia figlia. Con conseguente denuncia.
9. Il 22/11/2023 L’ex mi bloccava alla Pompa di Benzina Ip di Bacoli e mi minacciava nuovamente di morte e che avrebbe trovato pace solo con la morte mia e di mia figlia.Ne segue denunzia.
10. In data 14-01.2024 aggrediva verbalmente e con calci sulla macchina il sig. Gabriele Di Meo dipendente dell’agriturismo, motivo dell’aggressione “perché non doveva più andare a lavorare da quella puttana”. Ne segue denunzia.
11. Il 16-01-2024 il sig. di Meo è nuovamente aggredito “Perché continuava a lavorare per quella puttana”. Ne segue altra denunzia.
12. Il 20-01-2024 l’ex sentendosi intoccabile visto che nessun provvedimento veniva preso nei suoi confronti, aggrediva di nuovo il DI Meo riferendo le testuali parole “ se non ti licenzi ti vatterò sempre”, ne segue altra denunzia.
13. In tutto questo periodo l’ex quando mi incrociava per strada, quasi tutti i giorni, abitando vicino, mi seguiva e mi apostrofava con le solite ingiurie” tua figlia è una puttana vi devo squartare a tutti e due, tu sei una latrina.
14. Il 20-04-24 sono costretto a sporgere denunzia in quanto incrociandomi per strada io in motorino e lui alla guida di una Fiat Panda nera , mentre tornavo a casa cercava di farmi cadere stringendomi verso l’interno della carreggiata ripetendo sempre le stesse ingiurie.
15. In data 5-05.2024 scompariva misteriosamente il mio cane un meticcio di nome Flick, cane cippato e con due satellitari per eventuale ritrovamento. Sporgo denuncia all’ASL di Pozzuoli.
16. Il 20-04-2024 il Lucci mi rincorre col motorini mi blocca all’altezza della Chiesa di San Gioacchino in Bacoli ed mi urla le seguenti parole: stai piangendo per il cane che ti ho scannato, ha sofferto tanto come dovrai soffrire tu e non scordarti che farete la stessa fine tu e tua figlia;
17. Mi reco il giorno dopo sia dai Carabinieri alla stazione di Pozzuoli che alla Polizia di Stato di Pozzuoli i quali mi dicono che senza prove non posso sporre denunzia per la morte del cane.
18. La sera del 5-06-2024 mi ritiravo a casa mia a Miseno come sempre sul mio motorino ed ero seguito da un mio amico, il sig. Emilio Bianchi, in macchina che era venuto a trovarmi, il Lucci mi blocca e sempre urlando mi spiega come ha ucciso il mio cane e mi ripete che quella sarà anche la mia fine e quella di mia figlia; completamente frastornato corro a sporgere denunzia alla caserma di bacoli ma essendo chiusa alle ore 21 sporgo Denunzia presso la questura di Napoli aperta 24 h. Il sig. Bianchi assiste a tutta la scena e farà denunzia anche presso la Polizia di Stato di Pozzuoli.
19. il giorno 18-6-2024 incrocia i 5 dipendenti della mia ditta, che lavoravano a piazza Marconi a Bacoli li aggredisce li minaccia dicendo che dovevano licenziarsi altrimenti li avrebbe presi uno ad uno rompe il parabrezza del furgoncino aziendale e solo l’intervento di 2 volanti dei Carabinieri salva i miei dipendenti dalla follia del Lucci, il quale urla “ dite a Pietro che gli ho squartato il cane ed ora gli mando pure il filmato.” Tutti i miei dipendenti sporgono denunzia e l’ex viene portato in caserma dalla volante, per essere poi subito rilasciato.
20. Ultimo episodio almeno per ora, il 5-7-2024 rincorre con il suo motorino la macchina di mia figlia minacciandola di morte o di sfigurarla e vedendo un nuovo cane all’interno della vettura gli dice che squarterà pure questo. Il tutto viene filmato dal compagno di mia figlia ne segue denunzia e viene depositato anche filmato…..
Ad oggi alcun tipo di provvedimento è stato intrapreso nei confronti dell’ex. Noi viviamo un incubo costante, VI CHIEDO AIUTO”.
Il commento del sindaco di Bacoli, comune dell’area metropolitana di Napoli, pubblicato attraverso il profilo ufficiale Facebook:
“Ho letto con grande dolore la storia di sofferenza resa pubblica da Pietro d’Orazio, nostro concittadino e padre di Federica. Sua figlia riceve da tempo minacce di morte, violenze ed intimidazioni dal suo ex fidanzato.
Una storia terribile fatta di soprusi, paure e tentati omicidi sfiorati. Bacoli tutta vi è vicina. E faremo di tutto per evitare l’ennesimo femminicidio. Ogni cosa. Senza fermarci. Ho scritto alle forze dell’ordine, alla Procura, alla Prefettura. Ho scritto alle più alte cariche dello Stato. Come sindaco, a nome del popolo bacolese, per sollecitare tutti gli interventi dovuti, necessari, urgenti.
Ed ho inviato ad ognuno di loro la lettera di Pietro. Un padre che, mosso da disperazione, oltre che da amore paterno, ha trovato il coraggio di rendere pubblico questo strazio. Abbiamo attivato i Servizi Sociali.
Sono assolutamente certo che ognuno farà la propria parte, e più del proprio dovere, per fermare questa tragedia annunciata. Noi, lo ripeto, non ci fermeremo qui. Stiamo organizzando un corteo popolare di solidarietà e vicinanza concreta a Federica D’Orazio, a Pietro, a tutta la famiglia.
Perché le marce non si fanno solo dopo l’irreparabile. Ma prima. Anche e soprattutto prima. Per affiancare questa nostra famiglia in difficoltà. Vi terrò aggiornati sulle modalità e sulla data. Vogliamo anche scuotere tutte le donne ad uscire allo scoperto. Ed a denunciare le violenze subite. Noi ci siamo. La lettera di Pietro, ci scuote tutti a fare di più. Come genitori, come instituzioni. Insieme, siamo più forti. Tutti uniti con Federica. Bacoli è accanto a te”.